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Cagliari-Roma, il web sardo: “Condanna giallorossa. Radja, salvaci tu”

La salvezza rossoblù contro la Champions romanista: "Loro depressi? Semmai arrabbiati. Nainggolan metta una buona parola nello spogliatoio..."

Mirko Porcari

Questione di orgoglio. E di salvezza. Cagliari-Roma di fine campionato è anche questo, un sentiero in bilico sulla zona retrocessione che il web sardo prova ad attraversare con gli occhi chiusi: "Altro che impresa, per battere i giallorossi ci vorrebbe un vero miracolo". Il tono delle discussioni social è questo, un misto di sconforto e delusione al culmine di una stagione che per il Casteddu rischia di trasformarsi in un incubo: "Ci salviamo solo se il Chievo non riesce a fare punti. Ma la nostra permanenza in Serie A sarebbe immeritata".

Giudizi implacabili sulla dirigenza e la gestione tecnica: "Giulini non pervenuto. Almeno Cellino tirava fuori gli attributi al momento giusto. E non parliamo di Lopez, dopo tutto questo tempo devo ancora capire il suo metodo di gioco". La prova d'appello di questa sera è una chiamata a senso unico per mostrare appartenenza e orgoglio, due caratterisiche mai viste tra le maglie rossoblù: "La dirigenza ha messo su una squadra di vecchi che non ha un minimo di amore per questi colori".

Tra pessimismo e amore, c'è chi si tuffa nei complicati calcoli per la salvezza ("Un punto con la Roma potrebbe bastare se nelle ultime due ne riusciamo a fare almeno quattro") e chi si affida a vecchie passioni per accendere il lumicino della speranza: "Un bel pareggio potrebbe venire fuori solo se Radja mettesse una buona parola con i suoi compagni di spogliatoio...".

In attesa di capire come le due squadre si disporranno in campo ("Io metterei la difesa a cinque e Farias accanto a Pavoletti. La velocità del brasiliano potrebbe mettere in difficoltà gente come Fazio"), è chiara la sintesi di una giornata che sa di ultima spiaggia: "Ho veramente paura che la Roma possa essere una condanna per noi. Non credo siano depressi per i risultati di Champions, piuttosto saranno arrabbiati. E questa è la cosa peggiore che potesse capitarci in un momento delicato come questo".