La depressione è un argomento delicato e nell'ultimo periodo se ne parla soprattutto per quanto riguarda Vittorio Sgarbi, che da qualche tempo è ricoverato proprio a causa di questa malattia. Per spiegare al pubblico come funziona e cosa sta attraversando, Roberto Burioni, medico e divulgatore scientifico, ha usato una metafora calcistica che tocca proprio Paulo Dybala: "Vittorio Sgarbi, al quale io voglio bene, è ricoverato con una grave depressione. Molti, certamente in buona fede, lo invitano a scuotersi, a tornare a litigare in pubblico, fanno appello alla sua verve e al suo carattere per suscitarne la guarigione. Purtroppo chiedere a Vittorio di tornare a litigare è esattamente come chiedere a Paulo Dybala (un fortissimo calciatore che milita in una squadra a me nemica, ma campione), che si è danneggiato un tendine, di tornare a fare i suoi goal in campo. Tutti sapete che è impossibile: per guarire ha avuto bisogno prima di un intervento, e ora gli serve la giusta convalescenza e l'adeguata preparazione atletica. La stessa cosa vale per chi ha la depressione, che non è una passeggera sensazione di malinconia, ma una malattia come il diabete, l'ipertensione o una frattura. Per guarire ci vogliono bravi medici, giusti farmaci e il tempo indispensabile".
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Burioni spiega la depressione di Sgarbi: “È come il tendine di Dybala: serve tempo”
Le parole del medico e divulgatore scientifico: "Purtroppo chiedere a Vittorio di tornare a litigare è esattamente come chiedere a Paulo, che si è danneggiato un tendine, di tornare a fare i suoi gol"
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