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Buffon: “Io alla Roma? Magari dieci anni fa… ormai è tardi. Totti? Noi vecchietti serviamo ancora”

Gigi Buffon, presente ieri a Roma per l’inaugurazione di un negozio della linea OVS kids, ha risposto alle domande in ‘chiave giallorossa’ dei cronisti presenti.

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Gigi Buffon, presente ieri a Roma per l'inaugurazione di un negozio della linea OVS kids, ha risposto alle domande in 'chiave giallorossa' dei cronisti presenti.

Una firma per la Roma americana? «Sono e resterò della Juve. E a me va bene così: di un mio trasferimento alla Roma se ne parlò dieci anni fa, ormai è tardi...».

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È tardi anche per salvare la stagione? «L'importante, adesso, è non lasciarsi andare perché mancano ancora nove partite da qui alla fine».

Ad ogni ripartenza è seguita una disfatta. Come ha potuto succedere? «Ci hanno penalizzato i troppi, e continui, infortuni di chi era arrivato in estate per farci fare il salto di qualità».

Fra un anno ci sarà una nuova Juve in un nuovo stadio. Dove bisognerà intervenire per evitare di sbandare ancora? «Dobbiamo convincerci di poter tornare quelli di una volta, ovvero pensare in grande. La Juve deve essere una squadra da primo e da primi posti, questo dobbiamo mettercelo in testa. Servirà un pieno di autostima da parte di tutti».

Buffon e Del Piero, alla vecchia guardia si chiede di indicare la via... «Io ho due braccia, due gambe ed una testa. Di più non posso fare. Mi sono conquistato un posto al sole grazie alle mie parate e il mio compito resta quello di parare meglio possibile». «Dai Gigi firma l'autografo più bello per la nuova Roma...», così in processione i tifosi in strada.

Nessuna tentazione? «Penso solo alla Juve...». Autostima, il punto di partenza... «Sì, dobbiamo credere in noi stessi. Siamo la Juve, siamo un grande club»