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Dal ritiro della nazionale alla vigilia della partita contro Malta, Gigi Buffon risponde alludendo all’intervista post Juventus di Francesco Totti: “Io non ho mai fatto interviste in cui inveivo contro qualcuno o facendo illazioni. Neanche quando perdevo”. Gli ricordano le sue parole contro i giovani, dopo il Mondiale, e il duro giudizio di Zoff secondo il quale sbagliò a tracciare quel giudizio. "Rispetto Zoff, per quel che ha fatto e quel che è stato. Da uno come lui c'è sempre da ascoltare e da imparare. Ma chi ha interpretato le mie parole dopo la disfatta in Brasile nel senso in cui erano state pronunciate, ha capito, non ha equivocato. Il fine non era quello di dividere, anche se sono state riportate così..." Inequivocabili invece le parole su questa nazionale, che ha affidato a Conte il compito della rinascita. "Le critiche dopo l'Azerbaijan? Il finale è stato pulp, senza dubbio. Ma credo serva tempo per dare un giudizio autentico su questa Italia: le basi sono assolutamente buone,e daranno frutto. Alle volte si pretende da una squadra il calcio champagne, e si dimentica che per godersi lo spettacolo bisogna essere in due...se una delle due squadra difende e basta. Contro gli azeri - prosegue Buffon - a un certo punto abbiamo temuto il peggio. L'autogol di Chiellini è una di quelle situazioni in cui il portiere qualsiasi cosa fa sbaglia. Ma guardate per una volta il bicchiere mezzo pieno, in un quarto d'ora abbiamo ripreso in mano la partita, abbiamo segnato di nuovo e sfiorato il gol due volte. Abbiamo creato le nostre 8-9 palle gol, come è giusto che sia, per carità. Ma pareggiare sarebbe stata un'ingiustizia, e nel giudizio dobbiamo tenerne conto".
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