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Bucchi: “Nel futuro di Frattesi c’è la Roma ma prima serve un club in cui possa sbagliare”

L'ex allenatore dell'Empoli: "Quest'anno Davide sta trovando il gol con continuità, ha fatto un salto di qualità importante"

Redazione

Davide Frattesi può tornare di nuovo nell'orbita della Roma. Il centrocampista ora all'Empoli in Serie B nasce nel vivaio giallorosso e come già accaduto la scorsa estate, le sue prestazioni fanno pensare a un possibile ritorno a Trigoria. È di proprietà del Sassuolo ma la Roma vanta un diritto di recompra. Ne ha parlato l'ex allenatore in Toscana Cristian Bucchi. Ecco le sue parole a TMW.

Frattesi è pronto per il salto in Serie A il prossimo anno?

Davide è un giocatore di grandissima prospettiva. È giusto che faccia le tappe nel modo corretto. Empoli è stata la tappa perfetta in questo momento dopo il buon campionato ad Ascoli dello scorso anno. Gli mancava un po’ il gol cosa che quest’anno ha trovato con continuità. Ha avuto un salto di qualità anche nella crescita caratteriale. I momenti di difficoltà che hai su un percorso ti aiutano a crescere e il prossimo anno penso possa far parte di una rosa di Serie A e trovare il suo spazio. Ad oggi credo debba fare una scelta meno ambiziosa ma che gli permetta di avere quella continuità di cui necessita un ragazzo per poter crescere, sbagliare e allo stesso tempo migliorare.

Per la Roma dunque è ancora presto?

Credo che un giorno Davide potrà arrivare a giocare nella Roma perché ha le qualità giuste, ma penso prima debba avere ancora una tappa intermedia. Serve un buon club in Serie A con qualche ambizione in meno e che gli dia la possibilità di sbagliare. Spesso non abbiamo la pazienza di aspettarli i giovani. Io credo lui debba valutare, ma ciò non toglie che ha le qualità per emergere. Se ha la pazienza giusta arriverà nei grandi palcoscenici al momento giusto.

Dei cinque gol in B con l’Empoli molto sono stati decisivi, cosa significa questo?

Ne ha segnati due allo scadere con Pisa e Perugia. Un’altra rete è arrivata subito nei primi minuti. È un calciatore che è cresciuto nell'approccio alla gara. Prima magari la giovane età lo portava a essere discontinuo. Ora invece riesce a gestire la partita dal punto di vista mentale e fisico. Questo fa parte della crescita di un giocatore.

A centrocampo dove lo vede meglio?

È un giocatore duttile e nel calcio moderno non ci si può fossilizzare in un ruolo. Sicuramente interpreta meglio la posizione della mezzala. È un giocatore capace di dare una mano in fase difensiva, ma ha un passo importante e con grandi capacità di inserimento e di apertura.

Con l’Europeo spostato di un anno, c’è spazio per sognare anche per lui?

Io credo che per i ragazzi giovani i sogni siano fondamentali. Non devono perderli, ma coltivarli quotidianamente. Non devono prenderli come una sconfitta nel momento in cui i risultati non dovessero arrivare. Davide è talmente giovane che avrà un percorso lunghissimo in Serie A e gli auguro anche in Nazionale. Ora deve fare bene all’Empoli e il prossimo anno nel club dove sarà. Non deve avere la frenesia di bruciare le tappe. Lui ha le qualità per emergere, magari servirà una stagione in più, ma Davide arriverà. Farà grandi cose.