news as roma

Bruno Peres, ecco il suo dream team brasiliano: “Cafu, Aldair e Falcao nell’11 ideale”

Il terzino giallorosso si mette nei panni del c.t. e sceglie la sua Seleçao dei sogni: Dida in porta, Cafu, Lucio, Aldair e Roberto Carlos in difesa, Ronaldinho, Falcao e Rivaldo a centrocampo, Neymar, Ronaldo e Adriano in attacco

Redazione

Un viaggio nel presente e nel passato tra i campioni brasiliani: Bruno Peres ci guida attraverso il suo dream team verde-oro. Nella sua intervista ad asroma.it, il terzino giallorosso si mette nel ruolo di CT e racconta il suo undici ideale, un 4-3-3 molto offensivo, composto solo con i calciatori del suo paese, diversi dei quali hanno militato nella Roma.

Questo l'11 ideale di Bruno Peres:

DIDA: Dida per me è sempre stato un grande portiere, di livello internazionale, tra i più forti degli anni Duemila. Oltretutto, qui in Italia con il Milan ha vinto tanto e poi vanta tantissime presenze con la Nazionale verde-oro. Lui è il numero uno del mio Dream Team”.

CAFU: “Come terzino destro, il mio ruolo, scelgo Cafu, che ha rappresentato personalmente un esempio come giocatore e come uomo. Lo conosco bene, è di San Paolo come me. Ha giocato e vinto dappertutto, in Brasile e in Europa, e lo ha fatto anche qui alla Roma: che dire, è un grande campione, che ha tra l’altro alzato la Coppa del Mondo al cielo da capitano del Brasile…”.

LUCIO: Come centrale a destra metto Lucio, che è stato un difensore fortissimo, tra migliori del mondo. Avrei potuto scegliere anche David Luiz o Thiago Silva, ma per me Lucio merita questo posto nel mio Dream Team”.

ALDAIR: L’altro centrale per me è Aldair, che è stato un simbolo qui alla Roma, oltre che un grande giocatore molto amato in Brasile. L’ho visto in qualche occasione, anche se non lo conosce bene, ma so quanto è stato forte come difensore, con la maglia del Brasile, con cui ha conquistato il Mondiale del 1994, e con la Roma, con cui ha vinto anche lo Scudetto del 2001”.

ROBERTO CARLOS: Come terzino sinistro, non posso non scegliere Roberto Carlos, un modello per tutti in quel ruolo, a maggior motivo per noi brasiliani. La sua carriera parla per lui: con Real Madrid e con la Nazionale ha praticamente vinto tutto quello che c’era da vincere”.

RONALDINHO: “A centrocampo, essendo un 4-3-3 brasiliano, metto calciatori offensivi e quindi scegli innanzitutto Ronaldinho Gaúcho, che è uno di quei giocatori che quando ero piccolo guardavo sempre con piacere, perché con la palla al piede faceva delle cose magiche, dribbling e non solo. L’ho sempre seguito tanto, da quando era al Gremio da giovane, poi in Europa al PSG, al Barcellona soprattuto e al Milan”.

FALCAO: "Al centro metto Paulo Roberto Falcao, un idolo in Brasile e, come ho scoperto nel tempo, anche qui a Roma, visto che è stato uno dei protagonisti del Secondo Scudetto del club giallorosso ed è così entrato nel cuore della gente romanista. Un giocatore con tantissima qualità e personalità”.

RIVALDO: Terzo di centrocampo del mio Dream Team brasiliano molto offensivo è Rivaldo. Lui è un giocatore molto tecnico e dotato di grande classe, magari meno appariscente ad esempio di Ronaldinho, ma molto concreto. Faceva cose geniali con semplicità e quando serviva decideva le partite con le sue giocate”.

NEYMAR: “In attacco metto innanzitutto Neymar, un giocatore di un altro pianeta, completo, che sa fare qualsiasi cosa sul rettangolo verde. Ho avuto anche la fortuna di giocarci insieme un anno e mezzo al Santos in Brasile: io avevo 22 anni e lui 20, ma era già un calciatore fuori dal comune. Ora in Europa al Barcellona è cresciuto ancora di più e sta mostrando tutto il suo valore”.

RONALDO: “Il Fenomeno non poteva mancare nel mio tridente. Unico, nel dribbling e nel sapere andare in gol: Ronaldo è stato davvero un numero nove speciale. Mi piace tanto anche come persona. Lui è stato uno dei più forti attaccanti che ho visto giocare in vita mia. Oltre ad aver dato lustro al Brasile, Ronaldo ha giocato poi in grandi club, vincendo dovunque”.

ADRIANO: Il terzo attaccante che scelgo è Adriano, l’Imperatore, è un po’ pazzo, ma è proprio forte! Quando ero piccolo lo vedevo in TV e dicevo tra me e me “Questo è fortissimo!”. Lui faceva delle cose pazzesche e lo si è visto anche qui in Italia nei suoi primi anni. E’ davvero un peccato che poi si sia perso, ma per me era una grande calciatore e quindi scelgo lui come mio terzo attaccante del Dream Team”.