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De Rossi: “Lukaku ha un problema all’anca. Si può giocare anche senza lui e Dybala”

De Rossi: “Lukaku ha un problema all’anca. Si può giocare anche senza lui e Dybala” - immagine 1
L'allenatore giallorosso: "Devo ancora decidere se Paulo giochi, ma siamo una squadra forte. Dobbiamo pensare a fare gol, non solo a non prenderle"
Redazione

Giornata di vigilia per la Roma di De Rossi che domani sera affronterà il Brighton nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League. La squadra è atterrata in Inghilterra intorno alle 19 con l'allenatore giallorosso che terrà la consueta conferenza stampa alle 19.40. Ecco le sue parole:

Che tipo di partirà sarà domani? Gestire il vantaggio ti preoccupa?"La gestione per un calciatore è il pane. Gestire i momenti, i risultati, il proprio corpo.  Sbagliamo se diamo alla parola gestione un significato negativa. Non significa essere in vantaggio di 4 gol e chiudersi in area per sperare che gli avversari non ne facciano altri 4. Gestire vuol dire riconoscere le fasi della partita, riconosce le condizioni dell'avversario e se c'è stata una partita in cui l'abbiamo fatto era la gara dell'andata dove nel secondo tempo loro hanno preso il pallino in mano, che è una cosa che succede anche in Premier League.  Noi siamo stati bravi a colpirli in contropiede e fargli male. Questo viene dopo un percorso di crescita e conoscenza tra me e la squadra e tra i giocatori stessi. Io posso fare dei cambi, ma loro devono gestire ogni pallone e ogni pallone è una storia a sé".

Lukaku e Dybala come stanno?La loro assenza è un messaggio alla squadra che si è già a fine dell'opera?"Siamo solo a metà strada. Dybala sta bene. Lukaku ha questi problemi all'anca che si porta dietro da mesi, forse anni, e che ogni tanto gli torna fuori. Quando succede deve gestirlo con un po' di riposo. Non mi chiedere quanto perché non lo so. Un po' di riposo che non gli permetteva di essere qui. Gli ultimi due giorni mi ha detto che non ce la faceva a venire. Qualsiasi formazione noi schieriamo ci impone un po' d'orgoglio. A maggior ragione che mancano giocatori che giocano più spesso, vado a fare una grande partita. Dimostro che se ci sono o non ci sono a noi non cambia niente. Sarebbe la gioia più grande iniziare a cambiare questo concetto, che senza Dybala e Lukaku non si possa giocare a pallone. Penso che ci sono giocatori molto forti in questa rosa e sono sicuro che possiamo andare a giocare anche senza di loro. Anche qualora Paulo non giocasse. Devo ancora decidere"

Sei stato in campo in partite di clamorose rimonte ma anche clamorose sconfitte. Che lezione si può trarre? "Tutti in ogni partita rischiano di prendere troppi gol da quelli che si immaginavano. Non bisogna andare troppo lontano per spaventarci, ma basta l'andata. Abbiamo fatto un primo tempo eccezionale, meritando di andare vantaggio e poi hanno colpito anche un palo deviato da Ndicka.  Un gol dopo 6' potrebbe cambiare la partita e bisogna stare attenti. Se prendi gol devi giocare da squadra vera, non è un dramma, ma bisogna essere consapevoli che all'andata il Brighton ha avuto 4-5-6 occasioni da gol. Sono squadre che di solito segnano. Noi stiamo segnando parecchio. Dobbiamo pensare che se dovessimo fare uno o due gol che è la mia media da quando sono arrivato io, subirne 6 sarebbe veramente tanta roba per il Brighton. Dobbiamo essere pronti e fare un'altra grande partita. I numeri dicono che segniamo. Basta preparare una partita così, forse il risultato ti ronza in testa. Sono stato calciatore, forse un millimetro di rilassatezza può esserci ma anche la loro ansia nel guardare il cronometro che scorre. C'è anche un aspetto mentale e passione che ci portiamo dentro" 

Nelle sue migliori previsioni immaginava questo percorso? Da cosa è dipeso?

"Penso che fisiologicamente le grandi squadre come la Roma hanno momenti di calo e si ritirano su, a prescindere dall'allenatore perché fisicamente hanno giocatori più forti di quelli che affrontano. Sono contento del percorso che stiamo facendo insieme, nei miei migliori auspici c'era questo tipo di partenza non solo come risultati ma anche per il feeling umano e calcistico che si è creato. Mi sembra che loro credano in maniera forte in quello che cerco di trasmettergli. Sono soddisfatto. Partita dopo partita vedo cose che mi piacciono di più, poi chiaramente ci sono gli avversari e gli intoppi, ma fa parte del campionato. Arrivare alla sosta con un grande risultato domani e domenica, sarebbe forse la migliore della partenza che potessi sognare".

Quando il Brighton vince lo fa anche con punteggi larghi. In difesa cosa dovete migliorare? Che Brighton ti aspetti?

"Non lo so, hanno tanti giocatori davanti con caratteristiche alcune simili ma anche diverse. Mi aspetto che De Zerbi ci stupisca come ha sempre fatto dal punto di vista delle scelte. Penso che se si guarda i risultati di tempo fa, bisogna anche dire che hanno perso 2-3 giocatori importanti per loro. La squadra che ho visto a Roma è competitiva e può far gol a tante squadre. Ci prepariamo e giocheremo per segnare noi a loro e non concederne. Non so quanto cambieranno. Roberto è un allenatore geniale e sorprendente, ma non mi aspetto che cambi completamente modulo e atteggiamento. Vede il calcio e  prepara le partite sempre per attaccare. È una squadra che anche a Roma è venuta per fare gol equando ha questa mentalità, questo allenatore e questo giocatori puoi segnare ma anche prendere gol. È stata una partita molto bella dal punto di vista delle occasioni. Noi siamo stati più bravi a concretizzarle. Sarà una bella partita, ma anche una partita più noiosa, uno zero e zero a noi non dispiace. A parte le battute, dobbiamo giocare pensando a fare gol, non solo a non prenderle e se lo facciamo rischiamo di abbassarci e non uscire mai".

Sulle scelte di domani peseranno i diffidati?"No, vanno in campo i migliori. Faccio tante valutazioni, ma non sui diffidati e non gli dirò di non prendere il giallo perché sarebbe il messaggio peggiore da mandare. Non bisogna prendere gialli per scemenze, ma bisogna giocare. Se parti di non prendere il giallo, prendi il rosso".

DE ROSSI A SKY SPORT 

Cosa la affascina della Premier? "Tutto, dall'atmosfera, con le tifoserie molto vicine, fino ai grandi allenatori e giocatori che ci sono. Un campionato veramente affascinante"

Come sta Lukaku? "Non è partito con noi, ha un problema all'anca che si ripresenta a distanza di mesi. Le cure che fa impongono che stia fermo per un paio di giorni, vediamo come si evolverà la situazione. Penso sia una situazione risolvibile in qualche giorno, ma non ne sono sicuro"

Ci sarà un forte turnover contro il Brighton? "L'importante sarà avere in campo gente fresca, pronta a fare una grande partita, come già accaduto all'andata. Non è questione di differenziare riserve o titolari, tanti giocatori hanno giocato tante partite e abbiamo bisogno di forze fresche. Ripongo grande fiducia su tutti"

Come sta vivendo questa nuova avventura? "In questi due mesi ho dormito poco, ma questo è un lavoro che ti rende felice. Lavoro tanto, ma sono più felice ora rispetto a quando ero in cerca di una squadra da allenare. Sicuramente non pensavo alla Roma, ma a soluzioni più umili (ride ndr)"

In questo giorni si è parlato di un 'rischio di overthinking', cosa ne pensa? Pensa sia un rischio reale? "Il rischio di pensare a troppe soluzioni, per un allenatore, è reale, allo stesso tempo, però, esiste anche il rischio di pensarne troppo poche. Giocando tante partite ravvicinate, è normale che si vada ad idealizzare più, possibili, formazioni insieme per dosare le forze in campo. A volte si fa la scelta giusta, a volte quella sbagliata. Non credo di analizzare le partite di più rispetto ai miei colleghi, il fatto è che io sottolineo sia lati positivi, sia quelli negativi. Alcuni miei colleghi non lo fanno"

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