Cicinho continua a far parlare di sè. Il difensore brasiliano ammette: "A Roma mi sono fatto un tatuaggio da ubriaco". No, non è una sequenza del film "Una Notte da Leoni". Il terzino carioca continua: "Un giorno ero davvero tanto ubriaco e triste e chiamai un tatuatore. Ho visto il film "Una Notte da Leoni" e un po' somiglia ad alcune mie esperienze. Quando si beve, non si fanno cose giuste. Ho provato dolore mentre mi facevano il tatuaggio, ma è stato un dolore che mi è piaciuto, mica per masochismo". Conclude Cicinho: "Il mio passato non mi piace, ne parlo da testimone. Non ho ascoltato quello che mi diceva Dio, ho sbagliato. Può essere divertente ascoltare questa mia esperienza, ma io ora sono cambiato e questo dà la dimostrazione che ci si può ravvedere. Io ora dedico la mia vita a Dio"
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Brasile, Cicinho: “A Roma mi ubriacavo spesso, ma ora sto dedicando la mia vita a Dio. Lavoro per tornare in nazionale”
Cicinho continua a far parlare di sè. Il difensore brasiliano ammette: “A Roma mi sono fatto un tatuaggio da ubriaco“.
Poi sulla scelta della CBF di puntare su Luis Felipe Scolari"Sono molto contento, è un'ottima scelta. Io sto lavorando pensando al bene dello Sport Recife, ma spero sempre in una possibilità di tornare a vestire la maglia della nazionale"
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