Le lacrime di emozione, forse anche di rabbia. Di sicuro di tristezza. In quello stadio che due anni fa stramazzava ai suoi piedi dopo il gol al Leverkusen, sotto quella curva che di certo lo avrebbe voluto a Roma anche quest'anno prima della scelta scellerata di un dirigente che nella capitale ha fatto solo danni. Edoardo Bove è la Roma, è la faccia bella e pulita di una città che sforna talenti e ragazzi come Edo. Anzi forse come lui non ci era mai riuscita. Chi lo conosce, chi conosce la sua famiglia e il suo amore per la Roma sa di cosa parliamo. Per questo fa ancora più male vederlo così triste. Ma la vita non finisce a 22 anni, e forse nemmeno la sua carriera. A giugno Bove tornerà a Trigoria dopo il prestito alla Fiorentina, il riscatto sembrava scritto visto l'inizio di stagione esaltante del centrocampista con la maglia viola.


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Bove, un mare di amore per il figlio di Roma: ecco le possibili scelte sul futuro
Insieme alla Roma Edo capirà cosa fare: tornare a giocare all'estero o aspettare che qualcosa cambi in Italia. "Nel futuro dovrò fare delle visite importanti che mi diranno se posso togliere il defribillatore e, in caso, cosa dovrei fare. Poi conta anche la salute mentale, perché se io non mi sentissi sicuro senza allora cambierebbe tutto. Non c'è ancora nulla di definito e questo mi fa ben sperare nel futuro. Se andrei all'estero? Sì, perché lo devo a me e a tutti i sacrifici che ho fatto. Non me la sentirei di mollare, sono ancora giovane. Dopo il malore ho sentito subito Eriksen, è stato molto carino e mi ha dato tanti consigli", ha detto un mese fa Edoardo. Il suo nome era stato accostato alla Premier ma anche alla Bundesliga la scorsa estate. Di certo gli estimatori non mancano, ma l'ultima parola spetterà a Bove che in caso volesse dire stop troverebbe di sicuro un posto nella Roma. L'importante è che ora stia bene. "Mi tornano in mente domande capricciose: perché proprio a me? Perché gli altri possono giocare e io no? Io ho realizzato subito di essere stato molto fortunato, per questo quasi mi sento in colpa quando mi faccio certe domande", ha aggiunto. Anche questo è Edoardo Bove. E noi gli vogliamo un mondo di bene, gliene abbiamo sempre voluto.
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