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Bove: “La semplicità è la cosa più difficile, la 10 di Totti è sacra”

Bove: “La semplicità è la cosa più difficile, la 10 di Totti è sacra” - immagine 1
Il centrocampista ha raccontato parte della sua vita quotidiana e delle sue ambizioni, concentrandosi anche sui suoi modelli calcistici
Redazione

Edoardo Bove ha rilasciato un’intervista a StarCasinòSport trasmessa in maniera integrale sul loro canale YouTube. Il centrocampista diventato una pedina fondamentale per il gioco di Mourinho ha fatto il punto sul progredire della sua carriera, rivelando obiettivi e ambizioni, scherzando anche sui propri interessi musicali e sulla sua vita quotidiana. Di seguito le parole del numero 52 giallorosso decisivo anche ieri contro l'Udinese:

La maglia giallorossa per te, romano e romanista da sempre è una seconda pelle, cosa provi quando la indossi?

“La sensazione di indossare la maglia giallorossa è sempre la stessa, sono emozioni difficili da descrivere, adesso che ne capisco l’importanza  di indossarla tale emozione è ancora più grande”

Raccontaci dei tuoi inizi nella Boreale Don Orione e il provino davanti a Bruno Conti

Mi sono trovato molto bene Alla Boreale, era un ambiente tranquillo e mi hanno fatto crescere al meglio. È stata un’emozione grandissima varcare il cancello di Trigoria sotto gli occhi di Bruno Conti”.

Oggi sei una mezzala, quanti altri ruoli hai ricoperto

“Ho fatto un po’ tutti i ruoli del centrocampo nelle giovanili in base al modulo con cui giocavamo, cerco di dare più opzioni possibili agli allenatori, ma fare la mezzala mi piace e mi ci vedo, ho giocato anche più arretrato”.

Per essere un centrocampista moderno è più importante la tecnica o il fisico

In questo periodo storico, il calcio è molto più fisico, se non hai una determinata velocità è difficile giocare un determinato tipo di partita. La componente tecnica è molto importante, entrambi sono fondamentali per essere quel tipo di centrocampista richiesto dal calcio moderno”.

Come hai conquistato Josè Mourinho?

Melo chiedo anche io, la risposta più semplice sarebbe fare quel che l’allenatore ti chiede che non è mai banale, perchè alla fine il rapporto giocatore allenatore è basato sulla fiducia, se l’allenatore si fida di te in campo hai un bellissimo rapporto con lui. É la componente che mi permette di fare quel che mi chiede”.

I numero di maglia che hai sempre sognato e quello che non porteresti mai

Il numero che ho sempre portato nelle giovanili è il numero 8, mi piacerebbe molto vestirlo ma anche il 5. Non vestirei mai il 10 perché a Roma lo considero sempre sacro, è un po’ una religione, non mi permetterei”.

Qual è la caratteristica che ti accomuna con Daniele De Rossi e cosa vorresti rubargli

“De Rossi è sempre stato un esempio per me perchè il ruolo è sempre stato quello, abbiamo una grinta e una cattiveria in campo che ci accomuna, ma ho ancora tantissime cose da imparare da lui e cercherò di migliorare il più possibile, mi piaceva tantissimo come tipo di giocatore”.

Il consiglio più importante che ti hanno dato in carriera e chi te l’ha dato

“Il consiglio più grande è che fare le cose semplici è la cosa più difficile, quindi se uno prova a fare una giocata difficile ci può stare ma il fatto di fare tutto semplice a pochi tocchi è la cosa più difficile, non vorrei rivelare il nome o la fonte”

La cosa che ti riesce meglio in campo e quale vuoi affinare

“Devo affinare molte cose, ma forse devo guardare meglio la giocata prima di farla, una cosa che mi riesce molto bene credo sia la pressione e il recupero della palla”

Come ti avvicini ad una partita importante

Non ho un rito, non mi da fastidio ne stare da solo ne in compagnia. A volte ti prendi il tuo tempo per concentrarti ma ti fa piacere condividere quei momenti con i compagni per sentirti vicino a loro e quindi cerchi di condividere le emozioni insieme a loro”.

Qual è il giocatore più difficile che ha i affrontato

Tonali mi ha messo più in difficoltà”.

Rodri Gundogan o Bruno Fernandes con chi scambi la maglia

Gundogan sicuramente, mi piace molto perchè fa sembrare tutto semplice e guarda sempre prima cosa fare quando riceve la palla”

Il compagno di squadra più elegante più impeccabile anche quando porta fuori il cane

Una bella lotta, forse Dybala, Kristensen e Bryan Cristante sono sempre impeccabili”.

Roma By Night il posto più suggestivo che esprime la bellezza della città quando cala il sole

Trastevere, è anche una zona a cui sono molto legato”

Quale playlist ascolti prima dei match e quali sono gli artisti ch eti piaccionon di più?

“Solitamente ascolto i Maneskin e i Coldplay, ma ultimamente mettiamo la musica tutti insieme in pullman”.

Ti invitano ad una cena a cui proprio non vuoi andare che scusa ti inventi?

“Solitamente usavo la scusa della nonna, poi da quando gliel’ho detto si è un po’ arrabbiata, alla fine uso la mia famiglia, nessuno si arrabbia se vai a trovare i parenti”.

Cosa provi con la maglia azzurra?

Provo grandissimo orgoglio perché lo senti proprio di rappresentare un popolo perché ti fa sentire il suo valore, abbiamo un grande attaccamento alla maglia e al calcio, è un onore vestire la maglia azzurra”.

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