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Bove, un derby da cane malato: perfetto nei tackle e (quasi) nei passaggi

Bove, un derby da cane malato: perfetto nei tackle e (quasi) nei passaggi - immagine 1
Il 52 giallorosso al momento è l'unico in rosa a poter reggere quell'intensità senza palla. Dal gol al Leverkusen ad oggi, la sua crescita è sotto gli occhi di tutti
Marco Di Cola
Marco Di Cola Collaboratore 

"Si è salvato solo Edoardo Bove". La settimana del 52 giallorosso era iniziata come meglio non poteva. I complimenti di Mourinho avevano sottolineato una prova coraggiosa e intensa contro lo Slavia Praga ma tutte le attenzioni erano per il derby. Lui o Renato Sanches, chi sceglierà Mou? Questo era il grande dubbio della vigilia con il portoghese spesso considerato in vantaggio. Lo Special One invece ha voluto premiare Edoardo cucendogli addosso un derby da "cane malato". Inizialmente schierato come mezz'ala, quando la palla era tra i piedi della Lazio il suo compito era quello di andare a prendere alto Cataldi, annichilendo di fatto l'avvio della manovra biancoceleste tanto che Sarri dopo 75 minuti prova a cambiare la cabina di regia mettendo Vecino (più incursore e meno professore). Il suo primo derby tradotto in numeri vale il 91.3% dei passaggi riusciti, 100% dei tackle andati a buon fine e 3 intercetti. Una partita dispendiosa, tanto che nel finale è stato fermato dai crampi e il suo volto all'uscita dal campo trasudava stanchezza. Ma al momento nella rosa a disposizione di Mourinho, è l'unico in grado di reggere quell'intensità senza palla. Inevitabile però la mancanza di lucidità sotto porta come ammesso dallo Special One nel post partita: "È mancato il gol. Abbiamo avuto qualche opportunità. Bove se fosse stato fresco avrebbe messo dentro due palle".

Bove, il box to box che serviva a Mourinho

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Dopo il finale della passata stagione (con gol decisivo contro il Leverkusen), Bove è entrato in pianta stabile nel roster dei titolari. Non più in campo per turnover o negli spezzoni finali, le prestazioni di Edoardo hanno convinto Mourinho e i compagni a puntare sempre di più su di lui. Romano, romanista e con un contratto ormai prossimo al rinnovo. Quest'anno, è secondo nella rosa per duelli vinti (52), dietro solo all'onnipresente Cristante (60). È primo invece per tackle (25). Terzo per falli commessi come Mancini ma meno del solito Bryan (26). In un centrocampo che si permette il "lusso" di avere un regista puro come Paredes (appena 9 falli commessi in 1101 minuti giocati), la sua capacità di spezzare le azioni avversarie è fondamentale. E pazienza se dovrà migliorare in lucidità, nella tecnica di base e negli inserimenti, il carisma e la voglia di Bove al momento in squadra la hanno in pochi. Per crescere c'è tempo tanto come detto da Pinto prima dello Slavia: "È il futuro della Roma".

 

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