Grinta, romanismo, capello biondo e un ruolo in campo che dà vita a un paragone solo. Per questo (e non solo) a molti è sembrato di rivedere De Rossi nelle giocate di Edoardo Bove. Ancora presto, però, per sbilanciarsi. La carriera del numero 52 è ancora tutta da scrivere e ora ci sarà uno dei suoi idoli a guidarlo. Ovviamente il classe 2002 resterà per sempre legato a José Mourinho. Il portoghese lo ha portato nel calcio dei ‘grandi’ bloccando la cessione in Serie C e gli ha permesso di diventare un pilastro del centrocampo. Da quel gol al Verona in un freddo febbraio del 2022 il bambino ha iniziato a farsi uomo e sabato nel destino ci saranno ancora i gialloblu. Sono passati due anni, ma questa volta contro l’Hellas ci arriva da titolare e da punto di fermo di una squadra che bisogno di giocatori come lui. Nel turbolento martedì che ha scosso la Capitale, Bove è rimasto a cena a Trigoria (insieme ad El Shaarawy) e ha voluto avere un confronto più approfondito con lo staff di Daniele. Già ad aprile i due si erano incontrati e avevano parlato al Circolo Canottieri Aniene. Ovviamente nessuno avrebbe immaginato che pochi mesi più tardi si sarebbero ritrovati insieme a Trigoria. Se Bove vuole diventare il ‘Capitano del Futuro’ ha trovato il maestro perfetto. Riparte tutto da Roma-Verona. Questa volta a gennaio, un mese caro a DDR. Nel 2003, in quel caso era il 25, fece il suo esordio in A con la maglia giallorossa. Bove non aveva neanche un anno e ora a Daniele una vita dopo tocca un altro battesimo.
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Bove, dall’idolo De Rossi al Verona nel destino: ora è lui Capitan Futuro
Bove-De Rossi: 5 ‘mesi di fuoco’ per il futuro della Roma
—Edoardo Bove è un professionista fantastico. Lo dimostra la dedizione che mette in campo e soprattutto le sue scelte fuori dal rettangolo verde. Studia, fa parlare poco di sé e il gesto nel derby dopo il lancio della bottiglietta meriterebbe un premio. “Non ho voluto fare sceneggiate, ci penseranno le autorità competenti”. Infatti proprio oggi è stato individuato e denunciato il tifoso laziale. Il classe 2002 sembra avere già la stoffa del campione. Ha da poco rinnovato il suo contratto fino al 2028 e il futuro della Roma passa da lui. Lo sa anche De Rossi che ha chiesto 5 mesi di fuoco e il 52 è uno di quelli che è pronto per andare anche in guerra per i colori giallorossi. La rincorsa al quarto posto riparte dal Verona dove probabilmente ci saranno dei cambiamenti nel modulo e negli uomini. Ma Edoardo non si tocca.
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