Marco Borriello si racconta. Intervistato da David Trezeguet ai microfoni di Premium Sport, l'attuale attaccante del Cagliari ha parlato delle tante tappe della sua vita calcistica, tra cui anche la lunga parentesi nella Roma. Ecco qui uno stralcio delle dichiarazioni dell'ex giallorosso: "Al Milan minacciarono di escludermi dalla lista Champions, così con un po' d'orgoglio mandai tutti al diavolo e andai a Roma firmando un contratto importante da 5 anni. A Trigoria ebbi un'accoglienza importante, iniziai da Dio, segnai 17 gol in 6 mesi, poi esonarono Ranieri e arrivò Montella, sbagliai un rigore in Champions, si creò polemica intorno a me e io fui messo fuori, eppure ero il capocannoniere della squadra. In quel periodo ci fu il cambio di proprietà, Sabatini disse subito che io ero un problema a iniziai a girovagare".
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Borriello: “Roma? A gennaio 2014 mandai tutti al diavolo. Ero schifato”
L'ex attaccante giallorosso si racconta a Trezeguet: "Fui protagonista delle 10 vittorie consecutive di Garcia, ma poi tornò Destro e mi dissero che sarei stato il terzo attaccante. 'Ma come? - dissi - Sono stato titolare finora!'"
"Alla Juve segnai un gol importante al Cesena, ma tra contratto importante e cartellino decisero di investire su altri. Andai al Genoa e segnai 12 gol, così tornai a Roma, fui protagonista delle 10 vittorie consecutive, ma a gennaio tornò Destro e loro mi dissero che sarei stato il terzo attaccante. 'Ma come? - dissi - Sono stato titolare finora!'. Mandai tutti al diavolo, accettai la prima squadra che uscì fuori. Ero schifato da tutto e me ne andai al West Ham, ma a marzo mi feci male. Tornai per l'ultimo anno a Roma, feci 7 mesi senza fare una partita e l'anno dopo feci 3 mesi di vacanza per staccare completamente, ma allenandomi".
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