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Borriello, basta panchina “A Udine voglio giocare”

(La Repubblica – F.Ferrazza) – Crederci oppure arrendersi all’inevitabile? Dentro Trigoria (e ci mancherebbe altro) la risposta arriva bella forte: fino al termine del campionato non bisognerà allentare l’inseguimento del quarto...

Redazione

(La Repubblica - F.Ferrazza) - Crederci oppure arrendersi all’inevitabile? Dentro Trigoria (e ci mancherebbe altro) la risposta arriva bella forte: fino al termine del campionato non bisognerà allentare l’inseguimento del quarto posto, perché sei punti dall’Udinese non sono certo un divario incolmabile e perché il danno economico di un eventuale fallimento stagionale sarebbe irreparabile.

Diverso l’umore dell’ambiente, ormai tutto concentrato sulla data del 15 aprile, quando dovrebbero arrivare le firme sui contratti per la cessione della Roma a Di- Benedetto. I tifosi poco credono alla scalata, freschi di delusione per la sconfitta con la Juventus e poco inclini a dare fiducia a un gruppo sempre più scollato. Tra i diversi umori fa capolino quello Marco Borriello, improvvisamente diventato di troppo, colpevoledi avere un carattere particolare, un po’ “rompiscatole” in campo e lamentoso nei confronti dei compagni. L’attaccante, che dovrà essere riscattato dalla nuova proprietà versando dieci milioni nelle casse del Milan, è rimasto in panchina per tre gare consecutive, a sorpresa considerato da Montella non indispensabile, nonostante sia lui il capocannoniere romanista di questa tribolata stagione.

Tirando le somme, su sette partite con l’ex aeroplanino alla guida, il centravanti ha collezionato quattro panchine, e una sostituzione.Una media che porta a delle riflessioni, con Borriello che non sta vivendo bene la situazione e vorrebbe capire cosa ne sarà di lui il prossimo anno. Soprattutto se DiBenedetto e company saranno felici di spendere quei dieci milioni per lui. “Serviranno massima concentrazione e impegno a Udine”, il commento su facebook del bel Marco, che preferisce al momento non concedere una parola di più, per evitare polemiche, lui che nelle interviste è sempre sincero. Al di là di tutto, sabato sera, a Udine, dovrebbe partire titolare, il numero 22, mentre seguirà dalla tv i compagni, Mexes. Il francese è stato operato ieri al ginocchio a Villa Stuart, subito incoraggiato da De Rossi e Totti, che lo sono andati a trovare nel pomeriggio. Serviranno dai 4 ai 6 mesi per il recupero, ma il ragazzo già da oggi potrà cominciare la riabilitazione.