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Boniek: “Milik sta bene, è felice di andare alla Roma”

Il presidente della federcalcio polacca: "Arek finalizza di più rispetto a Dzeko"

Redazione

Zibi Boniek, calciatore giallorosso dal 1985 al 1988 e attuale presidente della federcalcio polacca, è intervenuto sulle frequenze di Centro Suono Sport per parlare dell'acquisto di Arkadiusz Milik da parte della Roma. Queste le sue dichiarazioni:

Ha avuto modo di scambiare due battute con Milik?

Il ragazzo sta bene, gli infortuni sono alle spalle. Ho avuto modo di parlare con lui, è contento di andare alla Roma. La Roma è la squadra che lo voleva di più, e nella vita bisogna sempre andare dove ti accolgono di più e meglio. Ora vediamo come riuscirà a contribuire per far crescere la Roma. Lui sarebbe il quarto polacco nella storia della Roma.

Ha bisogno di una seconda punta di appoggio o di due esterni larghi?

La Roma è una squadra interessante quest’anno. Se riuscissimo a rinforzarci anche in difesa possiamo competere per rientrare in Champions League, questo deve essere l’obiettivo principale.

Friedkin l’ha chiamata?

No, sono in Polonia, non mi ha chiamato nessuno. Ma l’importante è che la Roma torni in alto, con una squadra solida e forte dal punto di vista sportivo ed economico. L’importante è che la Roma faccia bene e cresca, non chi ci lavora dentro.

I giocatori a volte dicono che avrebbero bisogno di figure importanti in società.

Questo è vero. I giocatori sono giovani, forti e ricchi, ma hanno bisogno di sentirsi protetti a volte.

Dzeko alla Juventus?

Sarebbe bello vedere giocare insieme Milik e Dzeko, ma sappiamo benissimo che questo non è possibile. C’è il Fair Play Finanziario, bisogna stare sempre attenti per non incorrere in multe.

Come cambia il gioco della Roma con Milik al posto di Dzeko?

Non tanto, si assomigliano molto sotto certi aspetti. Forse Milik ha un tiro migliore. Forse l’unica differenza è che Dzeko è più uomo assist, Milik è più punta, più finalizzatore. Ma l’attacco non mi preoccupa, dobbiamo rinforzare la difesa. A me il progetto di squadra giovane piace, ma se i giovani sono di qualità.