(di Guendalina Galdi) Mattia Destro. Chi l'avrebbe mai detto che potesse fare una stagione così, dopo uno stop di 8 mesi e tenendo conto che il suo campionato è iniziato l'8 dicembre 2013? Più di quattro mesi di gioco in meno rispetto ai compagni, che comunque fino ad allora avevano raggiunto il record delle dieci vittorie consecutive da inizio stagione, ma una continuità di rendimento invidiabile; degno il confronto solo con i signori Lionel Messi e Sergio Aguero.
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Bomber anche oltreoceano. Negli States lo chiamano “Destroyer”
(di Guendalina Galdi) Mattia Destro. Chi l’avrebbe mai detto che potesse fare una stagione così, dopo uno stop di 8 mesi e tenendo conto che il suo campionato è iniziato l’8 dicembre 2013?
Capocannoniere della squadra giallorossa, di questa Roma guidata e rianimata dal demiurgo Rudi Garcia al quale Mattia si è affidato perchè sapeva che, se lo avesse seguito ed ascoltato, il tecnico francese lo avrebbe portato sulla via della crescita e maturazione professionale.
Garcia al timone della squadra, James Pallotta alla guida dell'intero club. Ed allora, con un presidente a stelle e strisce, è un attimo e le prodezze di un ragazzo classe '91 nativo di Ascoli Piceno, superano i confini e l'Oceano e raggiungono gli States. In America lo chiamano 'Destroyer'. Nome riconducibile agli imponenti cacciatorpedinieri militari, ma anche ad un gruppo rock canadese degli anni '90 e al quarto disco dei Kiss inciso nella metà degli anni '70.
Insomma: Destro rocks. Spacca. Mattia Destro aka 'The Destroyer'. Il gioco di parole è tanto facile quanto azzeccato. "Il distruttore". Colui che piega gli avversari, che fa breccia nelle difese e gonfia le reti. Definito un 'killer d'area di rigore' per la freddezza dimostrata sotto porta nella maggior parte delle occasioni ed i numeri che continua a collezionare in modo esponenziale. Descrizione quasi degna di un eroe fantastico di un videogame sparatutto.
Ma Destro non ha armi se non il suo talento, non indossa divise se non quella della Roma. E la stagione ancora non è finita. Soprattutto se si pensa che la prossima non sarà un'estate di sola vacanza, visto l'approssimarsi dei Mondiali in Brasile. E pensare che ancora non è certa una sua convocazione.
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