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Bologna, Gilardino: “Voglio essere l’erede di Baggio e Di Vaio”

Cresciuto a Piacenza, esploso a Parma, Alberto Gilardino ha scelto il Bologna dando ascolto ”a questo sesto senso per l’Emilia, che mi ha sempre portato bene”.

Redazione

Cresciuto a Piacenza, esploso a Parma, Alberto Gilardino ha scelto il Bologna dando ascolto ''a questo sesto senso per l'Emilia, che mi ha sempre portato bene''. A 30 anni si sente inevitabilmente sulle orme di Baggio, Signori e Di Vaio, attaccanti arrivati abbastanza tardi e letteralmente rinati in rossoblu': ''sono giocatori diversi da me, ma spero possa nascere qualcosa di bello in questa nuova sfida'', dice presentandosi.

Con la maglia numero 10 per la prima volta in carriera, chiarisce subito di ''non essere venuto qui per servire i gol, ma per farli''.

Lui che in carriera ne ha segnati 146, terzo goleador in attivita' dietro Totti e Di Natale. Appena arrivato in prestito dal Genoa, ha gia' marchiato Bologna nel suo destino, con la nascita della terza figlia. Tra gli obiettivi, quello di far rimpiangere il meno possibile Ramirez: ''cerchero' di non far sentire la sua assenza''. E riprendere in mano il violino immaginario, con il famoso gesto d'esultanza dopo ogni rete: ''mi e' sempre rimasto dentro e vorrei tornare a farlo''.

Infine, perche' no, ritrovare l' azzurro, magari giocando insieme al suo nuovo capitano Diamanti: ''Ora penso a far bene qua. Poi, chissa'... mi piacerebbe anche fare solo una partita, in attacco con Alessandro''. (ANSA).