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Bologna, Castro e Orsolini in coro: “Vittoria importante in un campo difficile”

Bologna, Castro e Orsolini in coro: “Vittoria importante in un campo difficile” - immagine 1
Le parole dei due attaccanti rossoblù: "Era una partita troppo importante per noi"
Redazione

Santiago Castro, attaccante del Bologna, ha parlato ai microfoni di Dazn al termine del match vinto contro la Roma. Queste le sue parole:

CASTRO A DAZN

Castro, 4° gol e un assist nello stadio di Batitusta e Dybala. “Grazie, sono molto contento. Era una partita troppo importante per noi. È uno stadio bellissimo di livello super. Ho fatto un gol e un assist ma è tutto per la squadra. L’esultanza è per la mia famiglia. Loro sono in Argentina e gli dedico tutto”.

Dove può arrivare il Bologna? “Non ci pensiamo, andiamo avanti a lavorare”.

ORSOLINI A DAZN

Hai esultato di più del gol o disperato di più sul gol annullato a Dallinga? “Non so, mi dispiaceva per Dallinga che se lo meritava. Ha segnato anche Karlsson. Era importante vincere e ci siamo riusciti in uno stadio difficile”.

Ha fatto il salto di qualità, cosa è cambiato? “Quando vai avanti con l’età acquisisci una consapevolezza diversa. Hai più contezza dei tuoi mezzi ed è scattata una scintilla. Arrivano anche i gol che mi danno qualcosa in più per aiutare la squadra”.

Non si aspettava una chiamata in Nazionale? “Penso di dare il mio massimo, non sono decisioni che spettano a me. Il mister Spalletti ha detto che le porte della Nazionale erano aperte per tutti, staremo a vedere. Forse noi esterni siamo un po’ penalizzati”.

ORSOLINI IN CONFERENZA STAMPA

Avete completato il passaggio da un anno all'altro. "Ogni cambiamento ha bisogno di tempo, dall'allenatore ad alcuni elementi fondamentali come Zirkzee, Calafiori, l'infortunio di Ferguson, tre pilastri dello scorso anno. Cerchiamo di fare quello che ci chiede il mister, alcune caratteristiche cambiano perché Zirkzee era un centrocampista offensivo, un regista. Con Castro e Dallinga abbiamo cambiato modo di giocare, più sportellate, l'attaccante che fa reparto quasi da solo. Ora ci stiamo adattando e stanno arrivando i risultati".

Cosa è cambiato in te? "Mi sentivo troppa responsabilità addosso per una questione mia personale, la gente si aspetta molto da me. Quando non riesci a garantire quello che vogliono, non ti senti all'altezza. Cerco di farmi scivolare le cose addosso, lavoro giorno per giorno per migliorarmi e lavorare sulle mie lacune in fase offensiva e difensiva. Il mister mi dà una grossa mano, parliamo tantissimo, quasi tutti i giorni. Sono contento del periodo che stiamo vivendo".

Come hai preso la mancata convocazione in Nazionale? "Credo che noi esterni d'attacco siamo penalizzati dal modulo, le decisioni non spettano a me. Spaleltti ha detto che le porte sono aperte per tutti, staremo a vedere. Sono sempre a disposizione, è un grande onore quando vengo chiamato. Al di là di questo, io penso sempre a fare il mio, lavorare e quello che arriverà arriverà. Non è un chiodo fisso, ora abbiamo tanti altri pensieri, la Champions dove stiamo faticando. Siamo molto stanchi, aspettiamo della pausa per ricaricarci".