(sport.es) Tutto è nuovo per Bojan nella sua avventura romana: il club, la città, i compagni. Passare dodici anni al Barcellona e poi andare via non è facile, anche se ha tutto da imparare in Italia.
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Bojan: “Incantato dal fenomeno Totti. Il mio gol meglio di un orgasmo”
(sport.es) Tutto è nuovo per Bojan nella sua avventura romana: il club, la città, i compagni. Passare dodici anni al Barcellona e poi andare via non è facile, anche se ha tutto da imparare in Italia.
Qual è stata la tua sensazione quando ha indossato per la prima volta la maglia della Roma? E ' stata una sensazione strana perché per dodici anni avevo indossato gli stessi colori e sentito gli stessi sentimenti. Si tratta di un cambiamento e l’ho notato, ma adesso difendo un nuovo club, uan maglia importante una tifoseria unica
Cosa ti ha impressionato di più della Roma?
Il fenomeno Totti. Perché è stato e rimane un giocatore molto importante, che ha trascorso molti anni qui e che significa tantissimo per il club. L'altro giorno mi hanno spiegato che gioca nella Roma dal 1989 e ora ha 35. È arrivato prima che io nascessi! Ha debuttato sin dall'inizio nella prima squadra ed è sempre stato un punto di riferimento, segnando gol importanti. E 'incredibile come la gente gli vuole bene. Un giocatore intoccabile. Quando facciamo il riscaldamento prima della partita la folla fa un canto a lui dedicato. Non so Lui non può camminare al centro di Roma in quanto può fare due passi. La gente ha la sensazione di Roma e Totti, entrambi ugualmente. Questo fenomeno impatti. Non si può camminare per Roma? No. E' che la gente ti ferma e ti chiede sempre di dare il massimo per la Roma. Spesso mi dicono grazie per aver scelto di venire quì.
Come si comporta nello spogliatoio?E' carismatico. Ti accorgi subito che non una persona come le altre, è speciale. E anche come calciatore. Si vedono le sue foto a Trigoria e i video dei momenti più importanti della squadra c'è sempre lui.
All'inizio ha avuto qualche problema con Luis Enrique?E' un progetto nuovo e tutti i pezzi devono incastrarsi al loro posto pian piano.
Nel caso tuo ti abbiamo visto tre partite in panchina. Hai rivisto vecchi fantasmi?In precampionato sono stato bene però è chiaro che dopo tanti anni trascorsi in un club con una filosofia unica venendo quì, con Luis Enrique che voleva importare un nuovo tipo di gioco a me favorevole ma la filosofia del calcio italiano e delle sue squadre è differente. E' un mondo nuovo ed è difficile adattarsi. Lui ha deciso di non farmi giocare ed io ho rispettato questa scelta. Fa parte anche questo dell'adattamento. L'altro giorno mi ha fatto giocare, ho fatto una buona prestazione ed ho anche segnato. Pian piano mi sto adattando.
I nuovi acquisti si stanno adattando male nel Barcellona. E' sempre così quando si arriva in un nuovo club?Sì. E ancor di più in un calcio organizzato come quello italiano, con più marcature, più tattico. C'è bisogno di tempo, però io sto cominciando ad adattarmi.
Avevi bisogno di segnare un gol...Sempre ho bisogno di segnare. E' stato bellissimo, speciale, per essere il primo e soprattutto perchè l'ho fatto sotto la Curva Sud dove c'è il tifo più caldo. E poi perchè sono venuti a vedermi i miei amici i Olot, persone alle quali sono molto affezionato.
Cosa hai provato?Le stesse sensazioni, è come una liberazione. Ti senti l'uomo più felice del mondo. Non so come spiegarlo.
Un gol è meglio che un orgasmo?Certi gol sì e questo è stato uno di quelli.
Ti senti sotto esame a Roma?No, è una opportunità che mi serve per maturare, per continuare a imparare e crescere davanti alle difficoltà, per diventare grande come giocatore e come persona, per crescere nel calcio.
Qual'è il tuo ruolo in squadra?Il mio ruolo me lo devo guadagnare io, però la cosa più importante è giocare e fare gruppo con gli altri per iniziare un unico percorso.
La filosofia di Luis Enrique si è adattata con il calcio italiano?Credo che si sta cominciando ad adattare molto bene. I risultati stanno arrivando abbiamo vinto per due gare consecutive e l'altro giorno abbiamo giocato molto bene. Quì a Roma non sono abituati a cambiare modo di giocare e non è facile, però Luis Enrique sta facendo un bel lavoro e sta ottenendo anche risultati immediati. Non c'è dubbio che questo finisca per farlo apprezzare da tutti.
La prossima gara è il derby con la Lazio. Lo hai capito?Moltissimo. Non si parla che di questo e tutti per strada ti chiedono di vincere
E' più di un derby normale?Sì sì, ho visto alcuni video ed è qualcosa di spettacolare. E' più intenso di quello di Barcellona, perchè vengono tutte e due le tifoserie.
Ti vedi a deciderlo?Ci tengo molto. Vale sempre tre punti però sarei felicissimo un giorno a ricordare di aver deciso con un mio gol un deby romano
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