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Bojan: “A Roma non bastavo, i tifosi volevano Messi. Troppa pressione, non mi divertivo”

Parla l'ex attaccante giallorosso, ora allo Stoke City: " Se giocavo bene non era abbastanza, dovevo sempre essere il migliore, la stella della partita. Dovevo essere la Pulce"

Jacopo Aliprandi

Che fine ha fatto Bojan Krkic, il 'nuovo Messi'? Arrivato a Roma ormai nel lontano 2011 come la punta di diamante del mercato americano, il catalano ex Barcellona non è riuscito a confermarsi come degno erede della Pulce. Dopo la parentesi in giallorosso e quella al Milan - ancora meno fortunata -, Bojan ha cercato fortuna prima all'Ajax, poi allo StokeCity. Dopo una stagione il club di Premier lo ha prestato al Mainz, in Germania, poi agli spagnoli dell'Alaves dove è riuscito a segnare solamente un gol. Quest'anno è tornato in Inghilterra dove è stato impiegato undici volte realizzando una rete. A ventottoanni si sono perse le sue tracce, diventando inesorabilmente una delle tante meteore del calcio internazionale. "Sono stato penalizzato dalle aspettative che tutti avevano in me", ha dichiarato Bojan alla BBC. "Ho lasciato il Barça per provare qualcosa di nuovo, ma in Italia già mi definivano 'il nuovo Messi'. Questo non mi ha aiutato nella crescita, anzi, mi ha penalizzato".

Bojan ha poi raccontato la suaesperienzaallaRoma: "Mi ricordo di una partita persa fuori casa (contro l'Atalanta per 4 a 1, ndr), e dei tifosi che ci aspettavano davanti al pullman. Ci dissero: "Questa l'avete persa, va bene, ma la prossima settimana c'è il derby: quello non dovete sbagliarlo". Ecco, ci sono dei giocatori che subiscono questa pressione, altri invece no: io posso solamente dire che in Premier League tutto questo non esiste e che qui mi diverto giocando a pallone".

A Roma Bojan ha disputato 37 partite realizzando 7 gol. Una stagione altalenante e un amore con i tifosi che piano piano è scemato, anche a causa delle prestazioni di una squadra che chiuse il campionato al settimo posto. "Sono sbarcato a Roma con troppe aspettative. Mi chiamavano 'il nuovo Messi', ma Lionel segnava tre gol a partita è un fuoriclasse. Se giocavo bene non era abbastanza, dovevo sempre essere il migliore, la stella della partita. Dovevo essere Messi. Questo sicuramente non ha aiutato la mia crescita calcistica".