Erjon Bogdani intervistato da Il Fedelissimo, match program di Siena-Roma, ha detto:
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Bogdani: “Io ne ho presi 5 da questa Roma, ma stasera avranno vita dura”
Erjon Bogdani intervistato da Il Fedelissimo, match program di Siena-Roma, ha detto:
Erjon, con quale spirito sei tornato a Siena? “Con lo spirito di chi vuole raggiungere un risultato importante, come la permanenza in serie A lo è per Siena. So, per i miei trascorsi in bianconero, quanto questa città tiene alla salvezza e la mia voglia di riuscire a raggiungerla è la stessa che ho riscontrato nei miei nuovi compagni. Ho voglia di rimettermi in gioco per dimostrare di essere un attaccante da massima serie, oggi e in futuro”.
Che impressione ti ha fatto mister Giuseppe Sannino? “È un tecnico preparatissimo che chiede tanto ai suoi giocatori, consapevole che solo così, con il lavoro, arrivano i risultati. Già seguendo il Siena in tv mi ero accorto del suo temperamento, ma vederlo preparare la gara con la Juventus mi ha davvero colpito”.
Di te lui ha detto di aver apprezzato la grande umiltà con cui ti sei posto fin dal primo giorno... “Allora mi ha capito subito: sono una persona umile e tranquilla che si è messa immediatamente a disposizione del gruppo. Un ottimo gruppo, per quel che ho potuto vedere, che corre e lotta unito verso l’obiettivo. Tutti hanno voglia di giocare e ogni giorno danno il massimo per guadagnasi il posto”.
Del parco attaccanti bianconero che ne pensi? “Tutti ottimi giocatori: siamo in tanti, ma il campionato è lungo e ognuno di noi avrà il suo spazio. L’importante è lavorare, lavorare sodo. Io cercherò di dare il mio contributo”.
Siena-Roma: che partita sarà? “Oggi ci aspetta una sfida difficile, anche se sono certo che, se giocheremo compatti e aggressivi come contro la Juve, anche i giallorossi avranno vita dura. Di difficoltà ne incontreremo: ho affrontato la squadra di Luis Enrique qualche settimana fa con il Cesena, abbiamo perso 5-1 e anche all’Inter, nell’ultima giornata di campionato, non è andata tanto meglio. La Roma gioca bene con la palla, ma ti lascia anche degli spazi da sfruttare, in difesa non è così impenetrabile”.
Non ci sarà lo squalificato De Rossi... “Meglio per noi, anche se la Roma non è il solo De Rossi: la rosa giallorossa è numerosa e di gran qualità”.
Credi che i tanti rinvii ai quali si è assistito nelle ultime settimane possano in qualche modo sfalsare il campionato? “Mah... Alla fine le partite vanno giocate tutte... Cambia semmai il tipo di preparazione, con le squadre costrette ad allenarsi in considerazione di tanti turni infrasettimanali”.
In questi anni lontano da Siena cosa è cambiato nella tua vita? “Credo che il cambiamento maggiore sia stato l’essere diventato papà. Sette mesfa è nato Aleksander. Non vedo l’ora che mi raggiunga insieme a mia moglie: sono rimasti bloccati a Cesena per la neve. Spero di trovare presto casa e farli venire a Siena”.
Hai sempre con te le cassette di Van Basten, dalle quali non ti separi mai? “Ah ah ah... A essere sinceri è tanto che non le guardo, le ho lasciate a Verona... Credo che lui rimanga il più grande attaccante di sempre, anche se oggi, che il calcio è cambiato tanto, Ibrahimovic si stia affermando come il migliore: riesce a risolvere le partite da solo...”.
Magari dovrebbe smussare un po’ il carattere per non correre il rischio di essere squalificato per tre giornate... “Con un carattere diverso non sarebbe Ibra: sono proprio la sua forza e la sua ‘cattiveria’ che gli permettono di fare cose incredibili, come smarcarsi da tre o quattro avversari e metterla dentro”.
Attaccante laureato: sei una mosca bianca nel mondo del calcio... “La laurea in Economia e Commercio è figlia di un compromesso che ho fatto da piccolo, insieme a mio fratello, con i nostri genitori. Adrian è laureato in Giurisprudenza e lavora al Ministero della Giustizia oltre ad avere un lavoro in proprio. È tanto, invece, che io non metto la testa sui libri, a essere sincero mi sono scordato un po’ tutto. Ma la laurea è lì, magari un giorno mi potrà servire”.
Sai già quindi cosa farai dopo aver appeso le scarpette al chiodo? “Mi piacerebbe continuare nel mondo del calcio, ma non si sa mai. In Albania possiedo dei terreni che potrei sfruttare. La carriera di imprenditore non mi dispiacerebbe”.
Erjon, dove ti porterà il vento? “Non lo so, non lo so dove mi porterà. Per adesso, intanto, mi ha portato a Siena. Tengo tanto a questa maglia e ce la metterò tutta per raggiungere la salvezza insieme a questo gruppo eccezionale”.
Angela Gorellini
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