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Bodo, Kalvenes: “Non ho parlato con la panchina della Roma. Siamo stati ingenui”

Bodo, Kalvenes: “Non ho parlato con la panchina della Roma. Siamo stati ingenui” - immagine 1

Le parole del mister: "Ci aspettavamo la versione migliore della Roma nelle quattro partite"

Redazione

Kalvenes, allenatore in seconda del Bodo ha parlato in conferenza stampa al termina della gara. Ecco le sue parole.

KALVENES IN CONFERENZA STAMPA

I ragazzi si sono messi in cerchio dopo il primo e secondo gol: cosa vi siete detti?

"Non posso dirlo, non lo so. Nell'intervallo cerchiamo sempre di fare un colloquio costruttivo, siamo stati trattati 'malamente' nel primo tempo ed avevamo paura che i giocatori si abbattessero. Ovviamente abbiamo parlato della partita, del gioco con cui ci ha sorpreso la Roma, si è aperta alcune aree del campo come nel secondo gol. Loro sono entrati, si sono infilati nella nostra difesa facendo un gol incredibile".

Come ha visto la panchina della Roma dopo l'andata?

"Non ho guardato verso destra, ma siuramente non c'era niente da vedere. Non ho visto niente, è stata dura in questi 90 minuti. Loro hanno avuto meno stress dalla panchina".

Cosa avete imparato dopo la partita di oggi?

"La pressione dei primi minuti non è stata diversa dalla partita dell'Olimpico nei gironi, ma lì  l'abbiamo risolta. C'erano 11 giocatori di altissimo livello, erano carichissimi stasera. Non eravamo abituati sia al ritmo che all'intensità a cui siamo stati esposti, oggi la Roma era troppo forte".

C'era troppa pressione su di voi?

"Quello che ci ha portato qui è che siamo cresciuti molto bene durante la competizione, forse siamo stati un po' ingenui. Ci aspettavamo la versione migliore della Roma nelle quattro partite".

Eravate preparati a Zaniolo e Mkhitaryan?

"Siamo partiti dal match dell'andata, poi possono esserci delle sorprese e oggi hanno fatto degli aggiustamenti. Non riuscivamo neanche a ragionare. Quando non riesci ad andare avanti non stai bene, ma abbiamo fatto partite ed esperienza fantastiche, abbiamo fatto partite molto buone. Sono comunque fiero della squadra e del club, dei tifosi arrivati qui. Esperienza bellissima. Oggi però non siamo stati bravissimi, sin dall'inizio. Siamo stati imprecisi, la Roma ci ha pressati forte e ci siamo un po' persi. Loro hanno giocato meglio".

Cosa vi portate da questa esperienza?

"Parleremo di quello che abbiamo fatto, degli avversari che hanno anche rafforzato la nostra autostima ma oggi non abbiamo problemi nel riconoscere che siamo arrivati secondi in tutto. Dobbiamo imparare per il futuro ed essere grati di aver giocato un quarto di finale a Roma. Quello che è successo ci è costato più di quanto avremmo voluto, ma come gruppo siamo stati bravi a concentrarci su quello che abbiamo fatto bene. Loro sono stati migliori dall'inizio e hanno meritato di vincere".

Differenze tra Europa e campionato.

"In Europa il gioco è più veloce, ora dovremo essere più intensi, dobbiamo vedere le prestazioni e dove possiamo migliorare. Siamo stati fortunati ad aver giocato in Europa, dobbiamo essere fieri".

I tifosi sono stati trattati male, i bambini piangevano terrorizzati, gli sono stati tirati accendini e altri oggetti.

"Un grande peccato, non deve essere così una partita. Eravamo contenti di averli portati qui ma non deve andare così".

Nuno Santos è stato negli spogliatoi, ha partecipato al riscaldamento mentre Knutsen è dovuto stare in tribuna.

"Io non sono quello che parlerà a nome del club, rispondo solo sulla partita. Nessuno di noi ha un commento su questo".

Sembravate non voler scendere in campo.

Non so dare una spiegazione. Forse la nostra forza oggi non l'abbiamo avuta.

L'assenza di Knutsen vi ha condizionato?

Non significa niente, ci siamo concentrati sulla partita. Non era una cosa nelle nostre mani, abbiamo cercato di non pensarci. Non penso comunque che avrebbe fatto una grande differenza.

Avete parlato con la panchina della Roma?

No, ho ringraziato gli arbitri.