Alfons Sampsted, terzino destro del Bodo/Glimt, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di serieanews.com. Il classe '98 islandese, autore del gol che ha concesso ai norvegesi di passare il turno contro l'AZ, ha parlato del match di giovedì contro la Roma, ricordando anche la disfatta giallorossa e la conseguente vittoria storica della sua squadra durante la fase a gironi.
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Bodo/Glimt, Sampsted: “Il 6-1 è stato uno shock per la Roma”
Il terzino dei norvegesi ha parlato della partita di giovedì: “Sarà sicuramente interessante giocare ancora contro la Roma"
Il Bodo Glimt ha ottenuto risultati straordinari in Norvegia e nella Conference. Il vostro modo di giocare può essere d’esempio per altre squadre del Nord Europa? “Sì, credo che il modo in cui giochiamo sia molto efficace ed è possibile che altre squadre giochino come facciamo noi. Ma il duro lavoro e la dedizione sono ciò che serve per arrivarci”.
Avete battuto la Roma 6-1, ma la squadra è cambiata. Pensi di poter ripetere questo risultato? “Sarà sicuramente interessante giocare ancora contro la Roma, ed è anche una grande sfida cercare di ricreare la prestazione che abbiamo fatto contro di loro l’ultima volta che abbiamo giocato a Bodo. Ma dobbiamo credere nel nostro sistema e abilità e fare il nostro gioco”.
Cosa ne pensi di Mourinho? Il suo carattere è molto particolare. “Mi piace, mi è sempre piaciuto guardarlo già quand’ero piccolo. Sono un tifoso del Chelsea in Inghilterra e mi è piaciuto molto mentre li allenava”.
Com’è stato battere 6-1 la Roma? Mourinho l’ha definita la peggior sconfitta della sua carriera. Com’è stato vivere quei momenti in campo? “Difficile a dirsi, ho visto i loro giocatori frustrati e sono andati dai loro tifosi per scusarsi, immagino. Ma onestamente ero principalmente concentrato sul godermi la nostra vittoria e festeggiare con i miei compagni di squadra e i miei fan. Ma suppongo che sia stato un grande shock per loro, si aspettavano sicuramente un risultato diverso prima del match”.
Sei un terzino del ’98 e sei tifoso del Napoli. Come nasce questa passione? “Sì, ero in vacanza con i miei genitori in Italia e abbiamo passato un po’ di tempo a Napoli. Ricordo solo la prima volta che ho ricevuto quelle figurine dei giocatori, e ho preso Christian Maggio e ho pensato che fosse fantastico. Poi sono andato a vedere giocare il Napoli, non ricordo contro chi, ma da quel momento in poi sono stati la mia squadra in Italia”.
Molti ex giocatori del Bodo sono arrivati in campionati importanti. Il tuo obiettivo è la Serie A? “Giocare in Italia sarebbe un sogno, c’è qualcosa di molto attraente nell’atmosfera e nell’interesse per il calcio italiano che mi piace”.
Hai mai avuto contatti con club italiani? “Non proprio, mi sono concentrato sul mio sviluppo a Bodo/Glimt e non sono stato bloccato nelle trattative con altri club. Ma se il club giusto arriva al momento giusto, chissà cosa potrebbe succedere”.
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