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Bodart, dalla vita da film dello zio alla moglie guaritrice. Ecco il vice di Svilar

Bodart, dalla vita da film dello zio alla moglie guaritrice. Ecco il vice di Svilar - immagine 1
Lo zio è stato portiere di Brescia e Ravenna, ma ha avuto parecchi problemi con la giustizia. Il nipote sembra avere un altro temperamento ed è a un passo dalla Roma
Francesco Balzani
Francesco Balzani Collaboratore 

Chissà se lo zio Gilbert gli ha insegnato un po' di italiano. Perché a breve, Arnaud Bodart, in Italia dovrebbe sbarcare davvero dopo una vita passata a Liegi. E' lui il portiere scelto della Roma per coprire le spalle di Svilar e prendere il posto di Rui Patricio. L'operazione da circa 4 milioni dovrebbe concludersi nei prossimi giorni, il portiere andrà a guadagnare circa 1 milione di euro e parlerà la stessa lingua di Svilar per un ambientamento che dovrà essere rapido.

Zio Gilbert tra record e problemi con la giustizia

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Due figli d'arte, anzi no. Perché il papà di Mile, ex numero 1 della Serbia, ha trasmesso le doti al figlio. Mentre a insegnare il mestiere a Bodart ci ha pensato appunto Gilbert. Suo zio.  Un'icona del calcio belga che ha militato anche in Italia per tre stagioni: due a Brescia e uno a Ravenna. A cavallo tra il 1998 e il 2001, e quindi vivendo da vicino il terzo scudetto romanista. Nonno Gilbert è stato una vita il vice nel Belgio di un certo Michel Preud'homme, un mostro sacro. Una vita convulsa quella del più grande dei Bodart. Da allenatore emerse che si era venduto una partita (“Avevano minacciato di morte me e la mia famiglia”, si giustificò). Il 27 agosto 2008 fu arrestato per aver partecipato, secondo la polizia, ad azioni criminose operate da falsari (tra cui una rapina).  L'avvocato di Bodart si giustificò dicendo che l'ex calciatore fu tra le vittime della truffa, a causa di debiti di gioco; ciò nonostante venne condannato a 3 anni e mezzo di prigione  Nel 2017 venne accusato di stalking dalla sua ex compagna Virginie Neuray e nel marzo scorso tentò il suicidio. Un gesto estremo preannunciato dallo stesso Bodart poche ore prima sul proprio profilo Facebook, con un post in cui salutava i figli e attribuiva alla giustizia belga di averlo indotto a compiere la scelta estrema. Ma è  comunque nella storia per aver collezionato ben 390 presenze con lo Standard. Il secondo della storia alle spalle di Hellers.

 

Arnaud, il sociale e la compagna maestra di Reiki 

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Il nipote Arnaud è a buon punto (146) ma potrebbe interrompere presto il ruolino di marcia essendo proprio a un passo dalla Roma per circa 4 milioni. Temperamento diverso quello di Bodart Junior che  nel 2021 segnò un gol, contro l'Eupen, con una girata in area dopo una mischia. E in Belgio ci romanzarono tutti a lungo, sulla storia della famiglia dei portieri goleador (il nonno ne segnò 13).  Papà da meno di un anno e sposato con Anais Colin, che si definisce guaritrice e maestra di Reiki (una tecnica giapponese di riequilibrio naturale che, usando le proprie mani, permette di ritrovare il benessere psicofisico).  Bodart si occupa molto di sociale e ha partecipato a diverse raccolte fondi per La Maison de l’Institut Michotte, un istituto per bambini dalla storia difficile.  Bravo coi piedi (uno dei suoi miti era Higuita) ha tutte le skill del portiere moderno.