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Bertolacci e Piscitella: “Giocheremo in contropiede. Vogliamo battere la Roma”

A dieci anni ha messo piede a ‘Trigoria’, completando la trafila dai Pulcini alla Primavera e uscendone a

Redazione

A dieci anni ha messo piede a 'Trigoria', completando la trafila dai Pulcini alla Primavera e uscendone a diciannove suonati. Qualche panchina in prima squadra, senza riuscire a timbrare il debutto.

“Ho iniziato da bambino con quelli più grandi di uno o due anni, beh, mi sono sempre difeso. Evidentemente sono nato vecchio…". Scherza Andrea Bertolacci, sfiorandosi la barba da filosofo, che gli regala un aspetto adulto a dispetto dell’età:"Domenica sera, più che un Genoa offensivo o difensivo, servirà un Genoa intelligente, capace di aspettare per poi contrattaccare un avversario votato all'offensiva, com’è nelle corde delle squadre di Zeman. Ma non imbattibile. Con la Roma mi sono allenato nel mese di luglio, so cosa sia il 'metodo Zeman'. De Rossi e Totti? Non riesco a immaginarmi una Roma senza due interpreti così, sono due giocatori fantastici a cui resto affezionato".

Scaramanzia, olè. Alla larga dai gufi. Anche se uno se l’è tatuato sull’avambraccio, a mo’ di monito. Genuino, spontaneo, con la testa sul collo e il fiato dei suoi anni. “Sono giovane, ne ho diciannove e devo imparare. Aspetto il mio turno” dice serafico Giammario Piscitella, reduce dal trionfo (un gol e due assist) con l’Under 20. “Affrontare la Roma mi fa rivivere belle emozioni, se ricordo i cinque anni a Trigoria, dai Giovanissimi alla Primavera e se penso alla gara di domenica. E’ una squadra forte e di campioni, con i suoi pregi e difetti, di sicuro non ha ancora espresso le proprie potenzialità. La classifica non rispecchia insomma il reale valore, però verrà fuori. Per noi sarà fondamentale trovare spazi e sfruttare le poche occasioni che capiteranno. Vogliamo fare risultato per proiettarci con tranquillità verso le altre due gare difficilissime che ci attendono. Non credo che esistano squadre imbattibili, a parte poche eccezioni. Devo tanto alla Roma, che mi ha fatto crescere sotto ogni aspetto. Verre? E’ un giocatore molto bravo, un ragazzo umile, un ’94 di grandi prospettive”.

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