"Gli stadi sono la vera penalizzazione strutturale che il calcio italiano ha nei confronti del grande calcio tedesco, spagnolo e inglese. Sono questi i paesi dove ci sono stadi di nuova generazione di proprieta', o comunque gestiti da societa' di calcio. Questo fa un'enorme differenza nella qualita' del prodotto stadio, nella fidelizzazione dei tifosi che gia' ci sono e a quelli a cui dobbiamo guardare per ampliare la platea impressionante che segue gia' il calcio". Il presidente della Lega calcio di Serie A, Maurizio Beretta, punta sugli stadi per il rilancio del calcio italiano. "Se penso all'Italia oggi vediamo che ogni fine settimana ci sono, tra tv e stadi, circa 10 milioni di persone che seguono il grande calcio di Serie A: una realta' straordinaria da cui partire, con spazi di crescita e di miglioramenti importanti", prosegue il numero uno della Confindustria del Pallone al convegno organizzato dalla Lega Pro 'La riforma del calcio professionistico'. "C'e' consapevolezza in una fase non facile, soprattutto dal punto di vista economico, che serva imboccare la strada delle riforme. E' quello che tutti quanti abbiamo concordato con la rielezione del presidente della Figc, Giancarlo Abete. Dobbiamo costruire le condizioni per quanto riguarda la Lega di A, che il grande calcio possa avere un presente importante come ha, e un futuro all'altezza di quello che ha saputo costruire e possibilmente proiettato su traguardi ancora piu' importanti", aggiunge
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Beretta: “Gli stadi fanno la differenza tra il calcio italiano e gli altri”
“Gli stadi sono la vera penalizzazione strutturale che il calcio italiano ha nei confronti del grande calcio tedesco, spagnolo e inglese.
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