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Benatia e il suo castello di invenzioni. Pallotta: “Ha mentito a tutti”. E giovedì parola a Sabatini – VIDEO

Quello che il presidente non ha tollerato è stato come Benatia abbia mentito ad allenatore e compagni, minando la stabilità dello spogliatoio giallorosso alla quale Pallotta tiene al di sopra di ogni cosa

Guendalina Galdi

Era il 21 luglio. Nella cornice notturna di Boston la Roma era a cena da Nebo, il ristorante delle sorelle Pallotta. L'episodio che rese quella cena un fondamentale crocevia del calciomercato estivo fu un colloquio informale tra il presidente James Pallotta e Mehdi Benatia. Già nell'occhio del ciclone, al centro del mercato giallorosso in uscita, il difensore marocchino sembrava essersi finalmente riavvicinato alla Roma, grazie a quella chiacchierata col vertice massimo della società. Allora si ipotizzò su cosa potevano essersi detti Benatia e Pallotta. Forse solo Miralem Pjanic sa come si è svolta quella conversazione; il bosniaco era presente, ha aiutato i due a comunicare vestendo gli inediti panni del traduttore inglese-francese. Molti tifosi allora tirarono un sospiro di sollievo. Le foto che ritraevano il presidente ed il giocatore vicini lasciavano pensare ad un happy end, un lieto fine che avrebbe previsto la permanenza di Benatia a Roma. Anche con l'adeguamento richiesto.

Il lieto fine, è storia recente, non c'è stato, e da due settimane Benatia è un giocatore del Bayern Monaco. Niente più Roma dunque, niente più sogni Scudetto insieme ai compagni dello splendido anno precedente. Mehdi Benatia oggi ha rilasciato un'intervista a Kicker, quotidiano sportivo tedesco, in cui è ritornato sulla sua cessione. Dichiarazioni che non sono state incassate in silenzio dalla Roma. In serata infatti è arrivata la replica del presidente. Con una nota sul sito ufficiale giallorosso Pallotta ha reso nota la sua versione dei fatti, ovvero come effettivamente si è sviluppata la vicenda che ha portato alla cessione del marocchino. Dicendosi profondamente deluso dal suo comportamento, quello che il presidente non ha tollerato è stato come Benatia abbia mentito ad allenatore e compagni, minando alla stabilità dello spogliatoio giallorosso alla quale Pallotta tiene al di sopra di ogni cosa.

http://youtu.be/Ai2fsQ4J_js

"Dopo avergli detto in maniera esplicita e tassativa che volevamo che rimanesse con noi, mi ha detto di esserne molto felice. Nel corso del mese successivo ha mentito, sia a Rudi Garcia che ai suoi compagni di squadra, sulla sua reale volontà di restare e sulle cifre dell’adeguamento. Il fatto che abbia mentito a me è qualcosa con cui posso in una certa misura fare i conti. Aver mentito a Rudi Garcia e ai suoi compagni lo ritengo assolutamente inaccettabile". Benatia dunque può continuare ad alimentare il proprio "castello di invenzioni" lontano da Roma. Le parole di Jim Pallotta precedono solo di tre giorni quelle che Walter Sabatini è pronto ad esprimere in conferenza stampa. Giovedì prossimo il direttore sportivo giallorosso incontrerà la stampa alle 14.30 e la Sala Champions di Trigoria è pronta a riempirsi delle dichiarazioni di Sabatini, in assoluto il primo che lavorò affinchè Benatia restasse a Roma. Almeno fino a quando le bugie non sono diventate insostenibili.

Un altro elemento giallorosso che è atteso dall'incontro con i giornalisti è Josè Holebas. Dopo la sconfitta della Grecia alle qualificazioni ad Euro 2016, il terzino giallorosso (insieme ai connazionali Torosidis e Manolas) farà ritorno nella capitale per poi presentarsi mercoledì alle 12.30, come di consueto accade ai nuovi acquisti, a stampa e tifosi. Domani scenderà in campo la Nazionale italiana: Alessandro Florenzi è molto vicino ad ottenere una maglia da titolare, a testimonianza degli ottimi risultati che sta ottenendo anche a livello individuale con la Roma di Garcia per cui è diventato un indispensabile tuttofare, da esterno d'attacco a centrocampista offensivo e, all'occorrenza terzino. A proposito di terzino: Maicon, ormai definitivamente un 'ex' giocatore della Nazionale verdeoro è atteso da un confronto con i vertici giallorossi per spiegare cosa ha portato il ct Dunga, e la Federazione Calcistica Brasiliana tutta, a sollevarlo in modo permanente. A questo proposito è intervenuto anche l'agente del giocatore, Antonio Caliendo, che è tornato sull'accaduto ma senza sbilanciarsi e parlando degli 'hobby' che Maicon pratica fuori dal campo. "Non voglio entrare nei particolari, ma se Dunga ha preso una decisione del genere non tornerà indietro".