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Belotti: “Mourinho ha attaccato il gruppo perché qualcosa non andava”

Belotti: “Mourinho ha attaccato il gruppo perché qualcosa non andava” - immagine 1
Le parole del 'Gallo': "Mi sento bene. Non avendo fatto il ritiro con la squadra ho fatto fatica a riprendere la condizione"

Redazione

Andrea Belotti ha parlato ai microfoni di Dazn dopo la sfida con il Verona. Queste le sue parole:

BELOTTI A DAZN

Come ti sei sentito? "Mi sono trovato bene con questo modulo. Ho imparato bene i meccanismi di questo modulo, lo proviamo da inizio stagione. Quando il mister mi ha chiamato in causa sapevo cosa avrei dovuto fare".

Hai un po’ di pressione dato che ogni volta devi dimostrare qualcosa per conquistare una maglia da titolare? "Quando mi viene data l’opportunità cerco sempre di dare il massimo. Tutti vogliamo giocare, ma dobbiamo essere sempre pronti, anche a gara in corso. Si vince e si perde tutti insieme".

Cosa vi ha detto Mourinho? "Sono cose che devono rimanere tra di noi. Ci ha parlato del gruppo, ma sono cose che restano tra di noi".

Quanto conta Mourinho per il gruppo? "Mourinho lo conosciamo tutti, conosce tanto l'ambiente calcio. Quando ha attaccato il gruppo è perché c'era qualcosa che non andava e anche noi ce ne siamo accorti. Io penso che per fare dei risultati devi avere un gruppo forte".

Sei a tuo agio con Abraham? "Ci sono state delle occasioni dove il mister ci ha messo insieme e avevamo preparato la partita in un determinato modo. Il mister conosce il calcio più di tutti noi. Quando c'è un grande spirito lavorativo il modo per mettere in difficoltà gli avversari lo trovi. Per noi l'importante è giocare. Che sua ad una o a due punte"

Come ti senti? "Mi sento bene. Non avendo fatto il ritiro con la squadra ho fatto fatica a riprendere la condizione. Quando l'ho ritrovata, ho subito un infortunio. Adesso mi sento bene"

Hai i segni della battaglia? "Si, ma abbiamo portato i tre punti a casa".

BELOTTI A SKY

Che impressione ti ha fatto Mou? “Lo conosciamo, è un vincente e lo dimostra ogni giorno. Mi ha impressionato la sua voglia di vincere sempre maggiore giorno dopo giorno e ce lo trasmette sempre”.

Ti manca il gol in campionato? “Normale. Il gol è tutto. So che non deve diventare un’ossessione, io penso al lavoro”.

La parata di Montipò? “Voglio sempre fare gol. Ma con l’ossessione rischi di sbagliare. Conta il lavoro e il farsi trovare sempre pronto quando si entra, magari cercando di segnare”.

Hai sentito scetticismo in campo? “Mi concentro sul campo. Se il mister ha detto queste cose, mi fido. Io dico solo che il pubblico deve essere sempre con noi, solo così possiamo fare sempre meglio”.

Sei generoso? “Cerco di essere il più utile possibile. Se serve essere generoso e fare il lavoro sporco, sono pronto a farlo”.

BELOTTI A ROMA TV

"Vittoria difficilissima, il Verona è una squadra tosta che crea duelli in tutto il campo. È stata una battaglia, se così si può dire. Come ho detto prima è stato un duello, c'era chi doveva vincere il duello per creare l'opportunità. Siamo riusciti a portare a casa meritatamente la vittoria e la squadra ha fatto un grandissimo lavoro non solo di sacrificio, ma anche di gestione della palla, non siamo quasi mai andati in difficoltà. Questo significa grande preparazione. Quando hai un gruppo così unito dove ci si sacrifica gli uni per gli altri si possono fare grandi cose".

Secondo te il segreto è il gruppo unito? Qual è la chiave? "I grandi risultati arrivano sempre dai grandi gruppi. Se hai un gruppo che rema nella stessa direzione, è più facile. Anche oggi, nonostante fosse la prima di Solbakken, nonostante Bove non giocasse da tempo, nonostante io non giocassi da tempo e sono subentrato, abbiamo fatto una partita con un dominio quasi totale. Questo significa che tutta squadra va nella stessa direzione, sia titolari che quelli che subentrano".

C'è ancora da lottare, pronti per il match di giovedì? "Giovedì sarà una partita fondamentale. Giocheremo in casa, quindi avremo tutto il nostro pubblico dalla nostra parte. Vogliamo portare a casa il risultato perché vogliamo andare avanti in Europa.