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“Beati gli ultimi…”. I sorteggi Champions e quella pallina rimasta da sola

Società, tecnico, giocatori e tifosi all'unisono dopo i sorteggi di Champions League: avanti senza paura, siamo la Roma!

Massimo Limiti

'The last but not least' avranno pensato i tre Club già presenti nel Girone E quando la pallina con il nome della Roma era rimasta proprio l'ultima tra quelle sorteggiate dal mito spagnolo Francisco Gento. E chissà che proprio questo episodio curioso possa caratterizzare l'avventura europea della squadra giallorossa, condita dal beffardo destino che le ha messo difronte l'armata teutonica di Pep Guardiola con il 'fresco' nemico Benatia. Il campo, come sempre, darà la risposta e come ha già sottolineato il mister la Roma cercherà in tutti i modi di non svolgere il semplice ruolo di comparsa nel girone, ma vuole dimostrare di essere la sorpresa del girone.

Ma sorpresa per chi? Non certo per chi ha già visto nel 2002 Francesco Totti zittire il Bernabeu, o la Roma di Spalletti fare gol alla Dinamo Kiev dopo 17 passaggi consecutivi, roba da palati fini. O ancora dare spettacolo nel 2003 a Valencia vincendo 3-0 con il Capitano che stringe i denti, supera il dolore per la pubalgia e in 12 minuti annienta gli spagnoli. Per non dimenticare poi il 3-0 al Barcellona (2002) con la coreografia in Sud "Sotto un manto di stelle Roma bella m'appare", spettacolo nello spettacolo. Queste sono solo alcune delle pagine più importanti della storia giallorossa con la squadra che non partiva con i favori del pronostico prima di scendere in campo.

La Roma di Garcia ha una caratteristica in più rispetto a quelle del passato. Il gruppo ha la consapevolezza dei propri mezzi ed i tifosi cominciano a ragionare con la stessa mentalità. Non bisognerà cadere nella trappola della "notte da lupi", quella del "o vita o morte" che troppo spesso ci ha fatto inciampare per colpa della troppa foga.

Servirà cervello e freddezza. Sono gli altri che dovranno preoccuparsi della Roma ed in campo dare anche loro il massimo per poter passare il turno.

Da domani si pensa al campionato e alla Fiorentina, poi la sosta aiuterà la squadra e l'ambiente a prepararsi nel modo migliore a questa meravigliosa competizione dalla quale mancavamo da tempo. Viviamola da protagonisti e con in testa il fatto che questa sera siamo stati "gli ultimi, ma non i meno importanti"