Federico Balzaretti, terzino della Roma di Zeman, è stato intervistato dal canale tematico giallorosso, RomaChannel. Ecco le parole del giocatore durante l'intervista programmata alle 18.30:
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Balzaretti: “Sto dando il 110%, ma posso fare di più. Possiamo vincere contro tutti, prima dobbiamo essere una squadra”
Federico Balzaretti, terzino della Roma di Zeman, è stato intervistato dal canale tematico giallorosso,
Innanzitutto, come stai? Come stai vivendo esperienza a Roma?
"L'ingresso è stato facile, il gruppo è composto da ragazzi eccezionali e si è creato un bel clima. nonostante sia nuovo, sono uno dei più vecchi della squadra. E' stato tutto molto semplice."
Perchè sei un giocatore di esperienza o perchè il gruppo è tranquillo?
"C'è un giusto mix di giovani e giocatori di esperienza, la squadra è di grande valore. Per il mio carattere, sono una persona estremamente solare e positiva, questo mi aiuta nell'ambientamento".
Qualcuno già lo conoscevi...
"Conoscevo De Rossi e Osvaldo. Con Totti qualche partita contro l'ho fatta, anche con Burdisso. Quando c'è rispetto e stima da avversari... Sono stato felice di venire qui a giocare con loro".
Sei un po' autocritico?
"Non sono mai contento di me stesso. Sto dando il 110%, ma ci sono degli errori che possono capitare. A livello fisico sto bene, ma è sempre stata la base della mia carriera cercare di non accontentarsi mai. Sono il primo a mettermi a disposizione, posso fare di meglio".
Il tuo rapporto con i tifosi
"Sono stato accolto benissimo, non posso che ringraziarli. L'impatto è stato molto positivo, sono contentissimo della mia scelta e sono io a dover ripagare la loro fiducia"
L'intervista di Osvaldo, l'hai letta? Qual è per te il rapporto migliore con la tifoseria?
"Non l'ho letta, ma credo volesse dire che il pubblico che ti incita anche quando sbaglia aiuta a non scoraggiarti. Credo si riferisse a questo, è normale che il tifoso possa fischiare un giocatore, fa parte del calcio. In Italia soprattutto il pubblico è esigente, quello della Roma in particolare perchè c'è tanto entusiasmo e pretende molto".
Il momento più bello e quello più difficile della tua carriera...
"Belli ce ne sono stati parecchi. Al di la delle vittorie sono stato fortunato per la mia carriera. Più delle vittorie ricordo i gruppi con cui ho lavorato, ho sempre avuto compagni eccezionali. Il fatto di essere arrivato in Nazionale, alla finale dell'Europeo, e alla Roma, lo devo tantissimo ai miei compagni. Il momento più difficile? A Firenze, in sei mesi ho fatto 12-13 tribune. Ho vinto campionati con Torino e Juventus, ho sfiorato la Champions con il Palermo. Fino alla fine mi sono giocato sempre qualcosa".
La Roma sta cambiando. Cosa è successo nella fase iniziale?
"In Italia c'è poca pazienza, tutto si porta all'esasperazione. Credo che ci sia davvero un percorso da fare, ma questo lo dice anche la storia del calcio. Quando si cambiano tanti giocatori, l'importante è che il gruppo ha capito che c'è un progetto. Si passa per sconfitte momenti di difficoltà, se non ci fossero il percorso per le vittorie non sarebbe così bello".
Il rapporto con Zeman?
"Buono, ha la massima stima e fiducia per noi e ci sforziamo per fare quello che dice. Le cose si vedono, magari non per tutti i 90 minuti. Stiamo lavorando bene sulla fase difensiva, nelle ultime partite si sta vedendo un reparto che si muove meglio".
Siete molto migliorati nell'aggressione 'alta'
"Sono d'accordo. Andiamo in campo cercando di fare le cose migliori, non sempre riescono. I tanti gol che abbiamo preso eravamo anche messi bene, l'errore individuale ci può stare, è meno grave di un errore di reparto".
Mi ha colpito quando hai parlato della tua vita fuori dal campo. Quanto è importante la famiglia e le tue figlie?
"Il massimo possibile. La mia famiglia è il mio orgoglio, vivo per loro. Siamo persone estremamente privilegiate, loro fanno parte della mia quotidianità".
Contro il Siena una partita particolare. E' la partita della continuità?
"Sono d'accordo pienamente con te, a sprazzi abbiamo sempre fatto vedere qualcosa, a parte quella di Torino che è da cancellare. Abbiamo anche fatto del bel calcio, è da presuntuosi credere di dominare per 90 minuti, ci sono anche momenti di sofferenza. Come prestazione e risultato questa partita deve dare continuità, questo porta entusiasmo e autostima".
L'infortunio a Pescara?
"Ho preso solo una botta".
Dove può arrivare questa Roma?
"Porsi obiettivi in questo momento è sbagliato. Ci manca qualcosa per fare il salto di qualità. Per i nostri valori possiamo vincere contro tutti. Prima bisogna riuscire ad essere squadra".
Dodò, mi hai parlato di lui in maniera straordinaria
"Deve solo star bene fisicamente. E' fortissimo, il suo obiettivo è quello di essere al 100%. Una volta che si è messo a posto diventerà fondamentale, ha qualità tecniche e atletiche non indifferenti. Giocando imparerà a trovare il suo equilibrio".
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