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Balzaretti: “Mi piacerebbe fare il diesse. La Roma è stata una palestra importante”

L'ex giocatore e dirigente giallorosso aggiunge: "Devo sempre dire grazie per aver potuto lavorare con Sabatini, Massara e Monchi"

Redazione

Federico Balzaretti torna a parlare della sua esperienza nella Roma da calciatore e dirigente e lo fa ai microfoni di TMW Radio svelando anche la volontà di diventare direttore sportivo. Queste le sue parole:

I calciatori sono ascoltati in questo periodo?

Secondo me i giocatori sono abbastanza tutelati, il discorso dei sei mesi non pagati non aveva trovato il favore di Tommasi. Il discorso che alcuni guadagnano tanto però deve capire anche che i contratti si firmano in due, a una domanda corrisponde un’offerta. Poi ci sono calciatori che devono essere tutelati, se pensiamo che un club di Serie C può pagare solo lo stipendio di marzo e poi stop per sei mesi, beh, serve una tutela. Ci sono esempi come Juventus e Roma. I giocatori sono intelligenti, sa che negli anni successivi, per avere benefici, deve fare ripartire la macchina e per farlo serve un piccolo sacrificio. Penso che vadano tutelate realtà e società più piccole, possono scontare il danno in maniera forte, ma il calcio ha bisogno della Serie B, della C e dei dilettanti.

Pronto a correre da solo da ds?

Mi piacerebbe. La Roma è stata una palestra straordinaria e devo sempre dire grazie di aver potuto lavorare con Sabatini, Massara, Monchi… Un bagaglio di responsabilità, anche se ero giovane, ma quella era la cosa che mi spaventava di meno. Sto facendo un corso di management con Drogba, O’Shea, Kakà… Quando facciamo le partite di calcetto ci divertiamo, ma io sto in porta perché non riesco più a correre ed evito brutte figure (ride, ndr). Dopo il periodo con DAZN in televisione, vorrei fare il percorso dirigenziale.