news as roma

Baldissoni: “Totti tiene alta la tensione, ma stiamo preparando una bella festa per lui”

Le parole del direttore generale giallorosso a pochi minuti dal fischio d’inizio del match tra Chievo e Roma

Redazione

A pochi minuti dal fischio d’inizio del match tra Chievo e Roma, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il direttore generale giallorosso Mauro Baldissoni.

BALDISSONI A PREMIUM

Totti?

Francesco è un grande personaggio oltre che un immenso giocatore, si diverte a tenere alta la tensione, ma stiamo preparando una bella festa.

Credete nei miracoli?

No, credo nel lavoro, non nei miracoli. Vincendo tutte e due le partite faremo il record di punti della storia della Roma, se qualcuno sarà più bravo lo applaudiremo.

Spalletti resta?

Noi siamo giustamente concentrati al 100% su queste partite, ci sederemo con il mister alla fine, dobbiamo conquistare quanto possiamo conquistare, il secondo posto dipende da noi.

Anche Spalletti tiene tutti sulla corda, a volte sembra più vicino, altre volte più lontano…

Non funziona mai così, non sono gli allenatori a chiedere garanzie alle società, sono le società a scegliere gli allenatori. Con Luciano siamo d’accordo di rinviare il discorso a fine stagione. Non è la prima volta che mi provo a dire ciò, è una realtà, non ci sono meriti, con l’allenatore ne parleremo alla fine, è troppo importante quello che ci stiamo giocando, vogliamo raggiungere l’obiettivo del secondo posto, non è un trofeo, ma è importantissimo per la società, non ci sono altri discorsi oltre al campo.

Che effetto le fa Sabatini all’Inter?

Sono contento per lui, c’è tanto affetto, si è imbarcato in una nuova avventura che lo tiene vive, ha bisogno di entusiasmo e carica emozionale per fare le cose. L’ho visto incuriosito ed entusiasta, sono contento per lui.

Arriverà Pallotta, che chiarirà molti aspetti…

Si, viene il Presidente. Avremo modo di sederci nei giorni successivi alla partita per programmare la prossima stagione, ma non siamo in attesa del suo arrivo per lavorare, ci è vicino ogni giorno.

Quanta amarezza le è rimasta per il preliminare di Champions fallito?

Si poteva fare meglio, ma non serve a nulla guardare indietro, evidentemente non siamo stati abbastanza bravi e ci siamo meritati di giocare l’Europa League e non la Champions.

C’è qualche rimpianto vedendo la classifica del campionato?

Ma no, vale lo stesso discorso, non credo ai rimpianti, credo al lavoro che si fa, è impossibile non fare mai errori. 87 punti sono tanti e sono sufficienti per vincere tanti scudetti, vincendo le ultime due partite andremmo a questa cifra, record della storia. Non si può essere perfetti.