Dal mercato alle barriere, passando per il campionato e gli obiettivi della società giallorossa. Sono tanti i temi toccati dal direttore generale della Roma Mauro Baldissoni, che ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Roma Tv.
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Baldissoni: “Sul mercato faremo qualcosa. Per la sicurezza all’Olimpico previste novità”
Il direttore generale della Roma ha parlato di molti temi: "Siamo sulla strada giusta, con Spalletti decideremo il suo futuro qualche mese prima della fine del campionato"
“La Roma scende in campo con l’obbligo di dover vincere le partite, deve farlo con l’approccio giusto. È evidente che venendo da una sconfitta amara come quella contro la Juventus potevano esserci delle ripercussioni, ma la maturità di una squadra si vede anche da come si assorbono queste delusioni in pochi giorni, e la Roma l’ha fatto. Possiamo guardare alle prossime partite con serenità e consapevoli della maturità che abbiamo raggiunto”.
86 punti nell’anno solare, meglio solo Juventus, Bayern Monaco e Real Madrid. Quale è la dimensione della Roma?
Questi sono club importanti, sicuramente sono squadre verso le quali vogliamo tendere e confrontarci. Non siamo ancora a quel livello, rispetto per esempio alla disponibilità economica e organizzativa, ma devono essere punti di riferimento per il futuro immediato. La Roma deve essere costantemente in Champions League per rapportarsi con i migliori brand calcistici in circolazione.
Sulla Juventus.
Il loro percorso è straordinario, complimenti a loro. Hanno intrapreso da diversi anno un percorso incredibile e questo coincide con la creazione di una nuova infrastruttura, lo Juventus Stadium, che in qualche modo è il compagno di tanti successi. Da quando ci giocano hanno soltanto vinto, ciò conferma che disporre di una nostra casa sulla quale sviluppare non solo successi sportivi ma anche ricavi aggiuntivi, si può ottenere la benzina per diventare più competitivi. Stiamo lavorando a questo progetto e il percorso della Juventus ci conferma l’importanza dello Stadio.
Sul campionato.
Ancora molto lungo, è affrettato dare giudizi definitivi. Intanto molto bene che la Roma si sia confermata come una delle candidate per lo scudetto anche se c’è un distacco importante da recuperare. L’importante è concentrarsi senza perdere la consapevolezza di dover migliorare sempre. Se poi la Juventus terrà questo ritmo è evidente che ci sarà poco da fare. Ci sono altre squadre in grado di lottare, come il Napoli che sta dimostrando la propria continuità da diverse stagioni.
Sorteggio in Europa League poco favorevole…
Per arrivare in fondo a una competizione bisogna battere le altre squadre, incluse quelle più forti. Il Villarreal è una di queste, sarà un test importante ma è giusto che la Roma si cimenti in queste gare.
Finisce l’anno, inizia il calciomercato. Cosa devono aspettarsi i tifosi?
Intanto una grande Roma in campo. La società ha sempre cercato di migliorarsi in ogni sessione di mercato, le scelte nascono sempre da un’indicazione tecnica, poi subentrano il fattore economico e l’impatto che un giocatore potrebbe avere nello spogliatoio. La Roma è una squadra già competitiva che ha un organico già ampio, con tanti giocatori che vogliono essere protagonisti. Non è tanto la qualità di un giocatore ma la gestione dell’intero gruppo a fare la differenza. Valutate tutte queste cose si penserà a come operare. Qualcosa si farà.
Rinnovo Spalletti?
Il mister ha sempre detto che se ne riparlerà più avanti, è un messaggio che noi condividiamo. Parliamo tutti i giorni ma parleremo più avanti del futuro. Ovviamente sapremo qualche mese prima della fine del campionato se ci sono le condizioni giuste per continuare, noi ci auguriamo che ci siano: sia perché ci piace Spalletti, sia perché saranno una conferma della crescita di risultati di questa squadra. Vogliamo essere competitivi fino alla fine.
Il 2016 è l'anno delle barriere all’Olimpico, vuole dire qualcosa ai tifosi?
Tutto il lavoro che facciamo è fatto per loro, lavoriamo per offrire uno spettacolo di alto livello che però si completa solo con il pubblico. Lo spettacolo calcistico senza pubblico è incompleto, non risponde allo scopo dell’attività che i giocatori tutti i giorni fanno. Abbiamo bene in mente la situazione, purtroppo ci sono stati dei problemi di ordine pubblico, delle scelte di ordine pubblico che ovviamente non ci competono. C’è un dialogo aperto a far si che si risolvano, ad oggi non ci sono problemi particolari all’interno dello stadio quindi dobbiamo insistere a ristabilire la normalità, quindi uno stadio accogliente. Non è solo la barriera al centro della Curva Sud il problema ma è proprio il concetto di barriere che è restrittivo perché deresponsabilizza il singolo spettatore. Chi sbaglia dovrà pagare, tutti gli altri devono poter vivere liberamente un’esperienza di gioia. Sul dispiegamento di forze dell’ordine e le perquisizioni ci aspettiamo novità a breve perché è nell’interesse di tutto il calcio. Senza gente allo stadio il calcio muore.
Di questo 2016 cosa si porta nel cuore?
Mi porto il gol al derby di Strootman, non solo perché era il derby ma perché corona la rincorsa di questo giocatore. Per quanta sofferenza ha dovuto sopportare, vederlo gioire per noi è stato una gioia ulteriore.
Su Pallotta.
Non è affatto distante, lo sentiamo ripetutamente tutti i giorni, è curioso su ogni dettaglio. Ha semplicemente delegato la gestione a dei manager, spesso ci dimentichiamo di quanto sia importante che la gestione di grandi club sia in mano a dei professionisti. È un fatto positivo che ci siano grandi dirigenti, tipo l’ultimo ad arrivato dopo 23 anni di Milan (Gandini, ndr). Il presidente lavora ogni giorno soprattutto all’internazionalizzazione della società e il progetto del nuovo Stadio. Più presente di così non potrebbe essere, è meglio che ci si abitui in Italia a questo modo di lavorare.
Obiettivi della Roma nel 2017?
Confermare l’andamento di questi anni e continuare con i progressi dentro e fuori dal campo. Questo porterà la Roma a vincere trofei e ad affermarsi a livello internazionale. Siamo convinti che la strada intrapresa è quella giusta, ci viene riconosciuta sia in Italia che in Europa. Sappiamo che c’è ancora tanto da fare, l’augurio è quello di continuare su questa strada.
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