Ecco le parole del DG della Roma Mauro Baldissoni
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Baldissoni: “Lavoriamo tutti i giorni per pagine di storia importanti come quella di ieri” – AUDIO
Parola al DG della Roma ai microfoni dell'emittente radiofonica ufficiale
C'è tanta euforia in città, ieri è stata scritta una pagina importante per la storia della Roma...
Ieri giorno importante per la piccola storia che sta scrivendo questa proprietà ma noi lavoriamo tutti i giorni per scrivere pagine importanti. Ora il progetto dei dettagli passerà ala Conferenza dei servizi. C'è ancora tanto da fare. Conclusa la parte politica si passa a quella tecnica.
Ricordo quando con Pannes abbiamo iniziato questo progetto abbiamo ricevuto più di cento opzioni per siti, alcuni non attrezzati, poi grazie anche all'advisor ne abbiamo scelte una dozzina.
Baldissoni di oggi come rivede i suoi trent'anni da tifoso?
Inanzitutto da papà con mio figlio che chiama ogni minuto per sapere quello che faccio. Ho iniziato ad andare allo stadio con mio padre quando ancora non raggiungevo il metro. Il primo ricordo dentro l'Olimpico? L'invasione di colori, rumori e odori prima della partita, la classifica fatta dalle bandiere sopra la tribuna Monte Mario. Esperienze che resteranno per sempre. Ci sono tante storie che posso raccontare. Andare allo stadio con la famiglia è la cosa più bela che ti capita. Ricordo che mio padre aveva delle scaramanzie come quella di andare al bagno appena entrati allo stadio. E ne usciva ridendo o piangendo. C'era un personaggio che incontrava dentro ai gabinetti che se lo vedevano o meno coincideva con la vittoria della Roma.
E' importante sapere da dove si viene, no?
L'atteggiamento che ha il presidente Pallotta è sempre stato chiaro: loro si sentono guardiani di un patrimonio storico. E così anche io cerco di capire l'esigenza del tifoso. Ecco perchè abbiamo inserito alcune iniziative semplici ma significative, come reinserire vecchie canzoni come quella di Lando Fiorini per ricreare anche emozioni del passato. Poi la Hall of Fame o anche il Cuore sole Village.
Si ha la percezione che non tutto quello che si fa sia accettato da tutti...
Noi non rispondiamo ai piccoli diffamatori, preferiamo che siano i fatti a parlare e a darci ragione. Giorni fa ho avuto una telefonata con un ragazzo che ha fatto parte della Curva Sud e mi ricordava che tempo fa gli feci un esempio di un palazzo al centro di Roma in costruzione dove si vedevano solo le recinzioni ma non i lavori. Ora invece la gente comincia a vedere il palazzo che sta crescendo. Questo è un ottimo esempio.
Quali sono le sensazioni personali di Baldissoni sulla squadra costruita. Quali sono gli obiettivi stagionali?
A me piace competere, come ha detto anche il presidente, e noi siamo pronti a farlo e la squadra allestita è in grado di farlo. Competere significa anche vincere. Il lavoro fatto sin qui ha portato anche giovani che ci permetteranno di esserlo in futuro. E su questo Sabatini è il numero uno.
La Roma è condannata a vincere. A me piace dire destinata. Sfumatura azzeccata?
La responsabilità ce la prendiamo con piacere. Ogni anno deve essere così. Predisporsi per competere per vincere è la nostra responsabilità.
C’è ancora ottimismo per il sorteggio di Champions?
Non si tratta di ottimismo, ma di consapevolezza. L’obbiettivo era quello di tornare in Europa,e giocarci significa giocare con le più forti. Venendo dalla quarta fascia era previsto. La sfortuna ès tata per il Bayern ed il City di trovare una squadra come la Roma. E’ il girone più difficile presente della competizione, ma è difficile perchè ci siamo anche noi.
Alla fine del calciomercato si è parlato di cifre spese...
Non sono mai corrette perché prendono in considerazione soltanto alcuni elementi che possono essere soltanto i costi di trasferimento società con società che sono solo una parte che noi come amministratori dobbiamo considerare ai fini della predisposizione di un budget annuale. Le scelte sono sempre tecniche e corrispondono alla compatibilità con quello che abbiamo possibilità di mettere a budget, tra risorse in entrata e in uscita. Credo che stia funzionando, siamo molto fieri del nostro staff tecnico. Le corone da regina del mercato non contano nulla, contano i risultati in campo. Noi lavoriamo con le nostre risorse e le cifre, essendo una società quotata in borsa, vengono proiettate con cadenza trimestrale. Quello che ci raccontato è che la Roma essendo stata rilevata in condizioni di sbilancio rilevante tra costi e ricavi, ha avviato un percorso di riduzione delle perdite, in un percorso di rientro di bilancio pur aumentando la competitività tecnica.
Si parla, anche a sproposito, della mancanza di main sponsor sulla maglia...Lavori in corso anche qui?C’è una squadra che sta lavorando a questa voce, tra l’altro con un ambizione in più: quella di legare l’immagine della Roma ad un partner che non sposi solo la maglia, ma che possa essere legato allo stadio. Si stanno valutando alcune cose, l’obbiettivo è associarsi ad aziende che possano godere e trarre beneficio da infrastrutture come quella in costruzione. Solo l’anno scorso non si è avuto uno sponsor di maglia, ed è perchè il valore della Roma è in crescita e quello che noi chiediamo al mercato un valore che riconosca il valore attuale, e quello prospettico che si sta formando. Siamo fiduciosi che il mercato è prnto a riconoscere questo valore.
Un messaggio ai tifosi?
Li voglio ringraziare, ho provato a afrlo prima della partita contro la Fiorentina in maniera veloce. Li rigrazio per il comunicato della Curva Sud e per la presa di conoscenza e per gli ideali profusi in quelle righe
(FINE)
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