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Baldissoni: “De Rossi fa parte della nostra famiglia. Barriere? Dialogo aperto con le Istituzioni”

Le parole del direttore generale giallorosso, a pochi minuti dal fischio d'inizio del match tra Empoli e Roma

Redazione

A pochi minuti dal fischio d'inizio del match tra Empoli e Roma, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il direttore generale giallorosso, Mauro Baldissoni. 

BALDISSONI A PREMIUM

Vi ha infastidito la notizia della Juve su De Rossi?

Non abbiamo avuto richieste, lo abbiamo letto solo sui giornali. Con lui abbiamo un dialogo aperto, non c’è urgenza di parlare di rinnovo. Daniele fa parte della famiglia, ci sarà il momento di discutere. Non ci stupirebbe ovviamente dato che parliamo di un grande calciatore, è normale che riscuote interesse da parte di grandi squadre.

Florenzi?

La nostra preoccupazione è sostituire Florenzi e non Salah, Alessandro è essenziale nel nostro organico perchè copre con successo tanti ruoli, e lui non si sostituisce. Il problema sarà come sopperire a questa assenza che purtroppo durerà qualche mese.

Per Spalletti diventa difficile lavorare con questi infortuni?

Contiamo di completare il recupero di Mario Rui e Vermaelen. Oggi tornano Perotti e Peres. Speriamo che la sfortuna ci lasci stare.

Oggi invasione della Roma al Castellani. Il vostro auspicio è l’Olimpico senza barriere?

Non è tempo di appelli, abbiamo un dialogo aperto con le Istituzioni. Contiamo con l’impegno che si è preso con l’ex Prefetto Gabrielli oggi capo della polizia, lui disse più volte che le barriere non sono di cemento, non sono fatte per rimanere lì. E se i tifosi dimostrano di sapersi comportare possono esser tolte. E devo sottolineare come già dall’anno scorso, i tifosi hanno scelto di accompagnare la squadra in trasferta e non si sono mai registrati incidenti. Appunto, abbiamo notato che all’Olimpico non entrano più fumogeni e petardi. Ci aspettiamo che si torni alla normalità, un obiettivo di tutte le squadre di calcio, ovvero uno stadio pieno e in festa. Ora è tempo di eliminarle se non ci sono più i presupposti per tenerle.