Il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica della società "Roma Radio". Queste le sue parole:
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Baldissoni: “I tifosi devono sapere che quando sono preoccupati, delusi o arrabbiati noi lo siamo dieci volte di più” – AUDIO
Le parole del direttore generale giallorosso all'emittente radiofonica "Roma Radio"
"Lavorare bene vuol dire far alzare le aspettative di chi ci segue. Siamo a nostro agio con le responsabilità e ce le prendiamo, ma per vincere devono succedere delle cose e non tutte sono sotto il nostro controllo. In questa stagione, sebbene noi non ne parliamo spesso perché non vogliamo alibi, abbiamo perso pilastri importanti di cui non abbiamo potuto beneficiare. Castan e Strootman dovevano essere disposizione per la seconda parte di stagione. Ci sono molti infortuni, tra cui quello di Iturbe che dovrà essere fuori per diverso tempo. Sapevamo di perdere Gervinho e Keita per la Coppa d'Africa, ma dovevano essere sostituiti da altri che sono infortunati.
Se non si arriva a poter disporre di una risorsa pur profonda la squadra va in difficoltà e ci stanno momenti di appannamento e stanchezza anche a fronte dei molti impegni. La Champions league è stata un dispendio enorme di energie fisiche e mentali. La roma mantiene intatte capacità, potenzialità e ambizioni.
Nessuno qui ritiene il campionato finito e/o che debba peggiorare nelle attese dei risultati nell'avvenire. Si continua a lavorare per recuperare giocatori. Ci sono nuovi giocatori in arrivo e si lavora per cercare di tornare a vincere.
Mi ricordo il personaggio di “Un sacco bello”, che dall'alto dalla finestra vede quello a cui cade l'olio e gli dice “puliscilo!”, poi quello pulisce e l'altro gli dice: “bravo, espandi l'olio che è peggio”, poi prova con il sapone e quello continua a criticare dal bancone.
È facile stare a braccia conserte e criticare le decisioni prese da altri. Sono contento delle decisioni di mercato. L'unica cosa che conta sarà vincere alla fine.
Non cambierei niente tornando indietro. Abbiamo avuto sfortuna, ma ci sono gli elementi per tornare a vincere le partite. Questo è l'inizio di un percorso di costruzione, il presidente dice sempre “è il primo inning”, vogliamo continuare a crescere in forza e ambizioni. Ci sono tutti i preossupposti per continuare a migliorare.
Ogni acquisto arriva dopo lunghe valutazioni. Doumbia era seguito da tre anni dal nostro direttore sportivo, in questa finestra di mercato si sono create le condizioni e l'abbiamo preso. Lo stesso per Ibarbo. Sono giocatori monitorati, apprezzati e approvati: quando si creano le giuste situazioni si lavora per acquisirlo. L'acquisto di Ibarbo, è già da diversi giorni che è definito.
Leggo ricostruzioni fantasiose che mi vedevano girare per la zona mista per indurre la stampa a scrivere le cose. E che io giri con un tablet.. una mia presunta discussione con Corsi... Alla fine del primo tempo sarei andato dal presidente dell'Empoli a dire che piangere paga sempre.
Vi dico quello che è successo che è molto più semplice: nel post primo tempo c'era l'allenatore dell'Empoli un po' nervoso, comprensibilmente per il grande stress. Si stava lamentando ad alta voce e mi sono limitato a dirgli: “Mister se si lamenta è solo peggio” e lui mi ha detto: “Perché, non era rigore?”, gli ho detto: “Sì, ma non è forse il caso di lamentarsi...”, a quel punto è arrivato Corsi e ha detto: “Bravo, anche sul caso del rigore, poi tutta Italia ha detto che non era rigore”, io gli ho risposto che non era vero e quello non era comunque il luogo per parlarne.
Il rapporto che abbiamo come Roma con l'Empoli è eccellente. Abbiamo giocatori in comune, Barba gioca nell'Empoli, Radonjic pure. Non so come possa nascere una discussione del genere. Ieri sera ho parlato con un giornalista che mi ha detto che voleva verificare con me la voce secondo cui ci fosse stata una discussione con Sarri addirittura spintonate.
Il giornalista nel suo articolo non è che se lo è inventato. Ci sono decine di persone che fanno parte dello staff tecnico delle squadre e che magari parlano tra di loro. La voce rimpalla magari fino a un giornalista che racconta una versione modificata. La soluzione è verificare.
Interviene radiofonicamente il direttore sportivo dell'Empoli, Marcello Carli, sulle presunte spinte tra Baldissone e Sarri
Carli: "Sarri è ancora all'ospedale e non è stato ancora dimesso (ride, ndr). Non pensavo che Baldissoni avesse un destro così. Sarri è rimasto di stucco. Con Baldissoni c'è una stima importante, che parte quasi più dalla Roma. Sono sempre stati genetilissimi e tutto. C'è sempre stata una stima sincera e vera, non di quelle finte. Mi viene quasi da ridere perché parlare di problemi tra noi e Roma è veramente una barzelletta senza un minimo di verità. I complimenti in questo momento si fanno anche male.Noi se perdiamo anche l'1% della concentrazione possiamo finire male. Io sono cresciuto con l'Empoli e chi lavora qui sa che dobbiamo dare il massimo e questa è la mentalità dell'Empoli. Voi mi avete chiamato per una questione che veramente io cado dalle nuvole. Tra Roma e Empoli c'è una stima grande e personale con Sabatini, e con il direttore (Baldissoni)"
Baldissoni:"A Roma il troppo amore certe volte crea queste cose"
Carli:"Il troppo amore porta ad andare fuori giri. La vostra squadra è forte, ritroverà le certezze che possono mancare in questo momento e si giocherà campionato e la Coppa Italia. Una società fantastica che continua ad investire."
Baldissoni:"I tifosi devono sapere che quando sono preoccupati, delusi e "incazzati" noi lo siamo dieci volte di più. Sappiamo di avere le capacità per ogni volta di entrare in campo e vincere. La prestazione deludente non è frutto di scarso impegno, ci sono difficoltà oggettive: la pressione di dover giocare tante partite e di doverle vincere, senza poter contare sugli infortunati. Sono i fatti che contano, sostenuti da dati e statistiche. Basta andare a vedere i punti fatti da Garcia in questi anni alla Roma per convincersi della bontà del suo operato"
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