news as roma

Baldini si presenta. Lamela si scalda

(di Daniele Scasseddu) – Il diluvio romano di ieri, in pieno stile “The Day After Tomorrow”, ha costretto la squadra giallorossa ad annullare l’allenamento programmato per il mattino (il tecnico ha “rimediato” con una seduta in...

Redazione

(di Daniele Scasseddu) – Il diluvio romano di ieri, in pieno stile “The Day After Tomorrow”, ha costretto la squadra giallorossa ad annullare l’allenamento programmato per il mattino (il tecnico ha “rimediato” con una seduta in palestra) e, soprattutto, l’attesissima conferenza di Franco Baldini, neo direttore generale della Roma, tornato nella Capitale dopo sei anni dal suo ultimo rapporto di lavoro con quello che al tempo era ancora il club dei Sensi.

Presentazione, però, soltanto rinviata: perché quest’oggi, a partire dalle 13:30, è andato in scena il faccia a faccia tra l’uomo del momento e la stampa romana, ansiosa di ricevere delle risposte alle recentissime questioni che hanno animato (e non poco) la scena cittadina, ovviamente sponda romanista.

BALDINI A TUTTO TONDO - Dal rinnovo di De Rossi alle polemiche con Francesco Totti, passando per le ambizioni della cordata statunitense, il nuovo stadio, il potenziale del gruppo di Luìs Enrique. E la sua decisione di accettare la proposta di DiBenedetto nonostante lavorasse già per la Federazione calcistica Inglese, al fianco di Fabio Capello. “Don Chisciotte”, come è stato apostrofato da un giornalista durante la maxi intervista (durata più di un’ora) non si è limitato a smentire qualsiasi polemica circa il “caso del Totti pigro” ed a ribadire l’importanza di “Capitan Futuro” (con cui ha avuto un breve colloquio dopo la seduta di ieri) nel nuovo progetto giallorosso: allontanate anche le voci di una sua possibile promozione a vice-presidente del club, Franco Baldini ha invitato tutti, tifosi, calciatori e addetti ai lavori, a credere nelle intenzioni dei nuovi proprietari della Roma, con i quali si sta tentando di attuare la più ambiziosa delle rivoluzioni calcistiche e culturali. Inoltre, ha dichiarato di aver accettato la proposta del tycoon di Boston senza realmente pensare al motivo, al rientro, alla reale convenienza, dai punti di vista pubblico e privato. E’ stata una scelta dovuta all’amore per la città in cui ha lavorato e per la squadra che ora rappresenta. E per la quale intende fare tutto il possibile, “mettendola davanti a tutto” come ha lui stesso affermato. Per tornare grande anche in Italia, con e per la Roma.

SABATINI TUTTO CUORE – Se l’ ormai ex collaboratore di “Don Fabio” con le sue dichiarazioni su Totti ha scatenato, non volontariamente, un gran baccano mediatico, Walter Sabatini non è stato da meno. Tra il suo trascorso laziale ed il suo “essere sparito” dalle scene pubbliche, il direttore sportivo giallorosso ha spazzato via nelle ultime ore i polveroni che si erano alzati nella pressantissima città di Roma. Tra il dichiarare “utopistico” il suo rapporto con il calcio ed il confessare di aver pensato a Silvestre, difensore attualmente al Palermo, come rinforzo per la Roma 2011/2012, ai microfoni di Radio Erre2Sabatini ha definito “risibile” il fatto che i supporters romanisti possano far riferimento ad un suo presunto amore per il club biancoceleste per muovergli delle critiche, affermando che in futuro farà più attenzione in situazioni analoghe e facendo, in ogni caso, appello al buonsenso della tifoseria stessa, in cui ripone molta fiducia.

Ed a proposito di Palermo, a due giorni dal match dell’ ”Olimpico” contro i rosanero, il “Walter” più in voga del momento ha ricordato con affetto il suo passato lavorativo nel capoluogo siciliano, in cui ha portato promesse del calibro di Javier Pastore ed Abel Hernandez, sfiorato la qualificazione ai preliminari di Champions League e la vittoria di una Coppa Italia. Lavorare con Walter Zamparini non è mai facile. Lo dimostra l’incredibile numero di allenatori e dirigenti licenziati dallo stesso presidente nel corso degli anni. Ma Walter Sabatini ha lasciato un segno anche in lui, che ancora lo considera “uno dei più grandi rimpianti della storia del club”.

VERSO IL PALERMO – Mentre i due dirigenti più chiacchierati della settimana provano a gettare acqua sul fuoco nelle rispettive questioni che li riguardano, gli uomini di Luìs Enrique proseguono la preparazione in vista dell’importante gara interna di Domenica pomeriggio, ore 15, contro il Palermo di Devis Mangia. Unici assenti alla seduta mattutina odierna, Cicinho, Lobont, Rosi e Totti, che probabilmente rientrerà a regime per la gara contro il Milan di Sabato 29 Ottobre. L’imprevedibilità del tecnico asturiano ha abituato tutti a non dare per scontata la formazione che affronterà l’avversario di turno, nonostante dichiarazioni ed ipotesi dei giorni precedenti al match. Il rebus maggiore in questa circostanza riguarda l’attacco: perché se Osvaldo pare essere l’unico insostituibile nello scacchiere giallorosso, Lamela, Bojan, Borriello e Borini si giocano una maglia per comporre il tridente offensivo, insieme alla “Mitralla” ed il trequartista Pjanic. Il talentino argentino, proveniente dal RiverPlate, sembrerebbe il favorito in questo senso, al fianco di Osvaldo e Bojan, con Pjanic arretrato nei tre di centrocampo a far compagnia a De Rossi e Gago, ma non sono affatto escluse sorprese. Come l’impiego di Borini o, molto improbabile, di “Jack Sparrow”, ad una sola gara dalle duecento presenze in Serie A. Già composto, invece, il pacchetto arretrato: Stekelenburg tra i pali, Cassetti e Josè Angel terzini, con Burdisso-Juan coppia centrale. A dirigere l’incontro sarà il signor Bergonzi. Per dimenticare il derby e ripartire. Più convinti di prima.

CASSETTI PiU’ LONTANO – Parlare di mercato è assolutamente prematuro, a poco meno di due mesi dall’inizio del campionato di Serie A, ma se il “caso De Rossi” non è vicino alla risoluzione la posizione di Marco Cassetti è sempre più delicata: il terzino giallorosso sarebbe infatti nel mirino di un celebre club del Qatar (probabilmente l’Al Ahli Dubai), disposto a duplicare lo stipendio del calciatore in caso di un suo trasferimento in Oriente.

In entrata, sfumata la “super suggestione” Chamakh, si segue il terzino del Tottenham Kyle Walker, classe ’90 e pupillo di Franco Baldini. Costo del cartellino, 5 milioni di Euro. Ed intanto Mauricio Isla, terzino dell’Udinese, è sempre più vicino ad una conferma in bianconero. Almeno fino a Giugno prossimo…