(di Giovanni Gallo) – Giornata di vero lavoro nel ritiro di Irding, la società continua a muoversi su più fronti: mercato e stadio. Secondo giorno di allenamento per il gruppo di Zdenek Zeman nel ritiro austriaco. Inizio dei lavori alle ore 9.30 per un totale, come sempre, di circa due ore di fatica. Si parte con il riscaldamento, con il gruppo al completo. Tornati dal Brasile infatti Castan e Dodò. Alle 11.25 finisce la seduta mattutina.
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Baldini presenta Tachtsidis e Castan: “Siamo pronti!”. J.Angel ritorna in Spagna
(di Giovanni Gallo) – Giornata di vero lavoro nel ritiro di Irding, la società continua a muoversi su più fronti: mercato e stadio.
Inizio della seconda seduta odierna d’allenamento, assente il terzino brasiliano Dodò, che svolge solo lavoro in palestra. Partitella tra tre gruppetti per esercizi di pallamano e classica partita.
JOSE’ ANGEL RITORNA IN SPAGNA – La notizia era nell’aria dal molto tempo, il suo addio è diventato certezza dopo l’ennesima esclusione per l’ultimo ritiro di Irding. José Angel lascia la Roma. Ecco il comunicato apparso sul sito ufficiale della società: L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver sottoscritto il contratto con il Real Sociedad de Futbal SAD per la cessione a titolo temporaneo gratuito dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore José Angel Valdes Diaz, fino al 05 luglio 2013, con diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo.
PRESENTATI CASTAN E TACH. PJANIC: “GRUPPO FANTASTICO” – Inizio di giornata con l’annunciata conferenza di presentazione dei giocatori: Castan e Tachtsidis.
Franco Baldini ha aperto la conferenza tracciando il profilo dei neogiallorossi: “..Partiamo da Leandro Castan, 26 anni dal Corinthinas. Prima campione del campionato, poi vincitore della Libertadores, due trofei non da poco. Seguito da molto, bozza di contratto prima della Libertadores. Trattativa complicata, prezzo basso per il fatto che il contratto era in scadenza. Siamo felici che un altro brasiliano dopo Aldair ricopra quel ruolo. E Aldair si è espresso bene su di lui. Panagiotis ha lavorato con il Verona, 37 partite e 2 gol, belli ma meno di quello segnato a Chicago. Giocatore richiesto dall’allenatore, contenti di averlo messo a sua disposizione. Primo anno in A, gli servirà tempo per adattarsi, ma le sue caratteristiche e quello che ha fatto vedere fanno ben sperare”.
Il difensore brasiliano vuole fare la storia del club: “La scelta della Roma è stata per la proposta buona, poi progetto convincente per il futuro. E poi ci sono tanti giocatori brasiliani che hanno indossato questa maglia e ora io voglio fare la storia del club. Tanti hanno indossato poi la maglia della nazionale e voglio farlo anche io. Voglio conquistarmi il mondiale”.Nessuna difficoltà d’ambientamento, solo stanchezza: “In effetti ho avuto solo 10 giorni liberi. Sono in buone condizioni fisiche, in carriera mai infortuni gravi. Ci alleniamo forte ma è necessario per l’inizio di stagione. Mi sento bene e non vedo l’ora di cominciare il campionato”.
Tachtsidis, dal Verona alla Roma, la sua voglia di migliorare: “Sono pronto non per essere titolare ma per migliorare, per lavorare. Mi fa piacere lavorare con mister Zeman che fa migliorare i giovani. Spero con De Rossi di migliorare tanto”. Il greco può ricordare Redondo, lo dice Baldini. Per adesso tanto lavoro, nel suo ruolo migliore:“Se gioco davanti alla difesa mi piace, mi vedo meglio. Devo lavorare e migliorare di più. Mi piace la scelta che ho fatto… Sono pronto, quando deciderà il mister. Aspetto quello che mi dice la mia squadra. Mi interessa la squadra, non Panagiotis”.
Miralem Pjanicnon era presente nella conferenza di stamane, ma la sua voce si è sentita ai microfoni di Roma Channel.
“Siamo in ottime condizioni per lavorare bene, si avvicina l’inizio del campionato. Dobbiamo fare bene questa ultima parte di preparazione, abbiamo tutto per farlo. Se avevo già lavorato in modo così duro? A Lione era dura, ma non così lunga. Mi sono anche preparato prima di venire ad allenarmi alla Roma e così sono pronto. E’ molto importante per me per stare bene e dare il massimo durante la stagione, e per tutta la squadra è importante iniziare bene per prendere fiducia e lanciare la stagione. Se sento la fiducia dei compagni? Mi trovo molto bene, anche ragazzi che sono da tanto qui mi hanno aiutato molto. Sono molto sorpreso di quello che ho visto, mi ha fatto molto piacere. Ho conosciuto un nuovo campionato e penso di aver fatto più bene che male nella mia prima stagione. Spero di fare ancora meglio quest’anno, sono ancora giovane, c’è tempo, ma devo dare il massimo per la squadra e stare come sono stato sempre. Mi fa piacere che Checco e Daniele (Totti e De Rossi, ndr) parlino bene di me, ma se posso dare il massimo in campo è anche grazie a loro. Abbiamo un gruppo fantastico, spero si ripercuota anche sulla classifica… Il calcio di Zeman? Dobbiamo abituarci, ma mi sento bene. E’ un calcio che si gioca in avanti, un calcio offensivo. Mi piace, ora la squadra deve avere la stessa idea di come giocare e penso che quest’anno possiamo fare molto bene. Dove possiamo arrivare? Per me nelle prime tre, sicuro. I calci di punizione con Juninho come maestro? Ho imparato tanto, ma tutti i calciatori hanno un calcio diverso. Provo a fare il possibile per mettere in difficoltà il portiere avversario. Posso ancora migliorare perché è importante avere un giocatore che possa sbloccare la situazione durante la partita. Voglio fare bene, spero di fare qualche gol in più. L’infortunio? Ho avuto problemi a recuperare, ma il calcio è uno sport dove c’è sempre il rischio di farsi male, ma quest’anno spero di essere al 100% durante tutta la stagione per aiutare i compagni”.
CAPITOLO STADIO, IL CERCHIO SI STRINGE- “Le aree selezionate per la costruzione dello stadio sono quattro, tre visionate, giudicate e ritenute migliori delle altre, la quarta non è stata visionata nel merito. La selezione è stata fatta, anche con il nostro ausilio, per diverse aree che la Roma ha fatto tra varie ipotesi e vari interventi. Sono partiti da 10-12 aree , ridotte poi a tre. E’ stata aggiunta una quarta area su una trattativa privata, che noi non abbiamo ancora visionato, fra la Roma e una grande società pubblica (Ostiense, ndr)”
“Noi stiamo sollecitando quasi quotidianamente la Roma a concludere questa lunga vicenda. Contiamo che nelle prossime settimane si definisca la scelta, noi stiamo collaborando nel modo più deciso possibile. Vorrei dire a tutti i tifosi che il comune può aiutare, può selezionare, può dire che questo non va bene, ma non può sostituirsi alla società perché lo stadio è un bene privato fatto non con i soldi dei cittadini, ma aiutato dalla pubblica amministrazione”. Queste le parole del sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
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