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Baldini (AUDIO): “De Rossi farà tutta la sua carriera alla Roma. Totti si è caricato la squadra sulle spalle”

“Abbiamo rifiutato diverse offerte per i nostri giocatori,  fino a 100 milioni. De Rossi resterà a vita” Queste le parole di Franco Baldini in un’intervista che andrà in onda nel corso del pomeriggio a SkySport24.

Redazione

"Abbiamo rifiutato diverse offerte per i nostri giocatori,  fino a 100 milioni. De Rossi resterà a vita” Queste le parole di FrancoBaldini in un’intervista che andrà in onda nel corso del pomeriggio a SkySport24.

SU DE ROSSI: "Certo che c’è stato qualcosa, abbiamo ascoltato, abbiamo valutato quelle che sono state le offerte possibili e immaginabili, ma non solo per De Rossi perché a dirla tutta abbiamo avuto offerte per più di 100 milioni per i nostri calciatori che comprendevano molti altri non solo De Rossi.

Nessuno può mettere la mano sul fuoco che De Rossi finirà la propria carriera nella Roma, perché è nelle cose del calcio moderno…

io credo a questo punto, avendo rinunciato quest’anno alla possibilità di avere questo tipo di trattativa, credo che a questo punto sia molto probabile che De Rossi faccia tutta la sua carriera alla Roma. Perché se abbiamo rinunciato quest’anno a questa possibilità, non vedo come si possa presentare così tanto eclatante nel futuro".

Quanto le anno offerto?

Mi hanno offerto una cifra da pensare che fosse una buona condizione

Più di un anno fa lei si presentò con un’intervista a Repubblica con un aggettivo pigro che del suo significato avrebbe poi dato ampie spiegazioni, è iniziato il campionato ed è il migliore giocatore della Roma a 36 anni. Ce l’ha qualche aggettivo per Francesco Totti?

Se ci fosse la possibilità di interagire e interloquire così amabilmente come sicuramente non sarà perché dopo voi la riportate nel banner sotto di Sky tg 24 come una verità assoluta, potrei dirvi che non è più pigro e invece non lo dirò perché pigro in quel senso io non l’ho mai inteso e questo credo sia stato abbondantemente spiegato. Quello che sta facendo adesso Francesco è qualcosa di più, è quello di voler dimostrare e credo ci sia molto anche di Zeman durante la preparazione, perché le condizioni fisiche di Totti sono veramente invidiabili,  che così tanto crede in questo allenatore e in questo tipo di calcio che sta dando l’esempio e si è caricato la squadra sulle spalle, dando l’esempio anche facendo delle rincorse che a volte sembrano inutili e inutili non sono, perché in quel modo da un segno chiaro alla squadra di andare a fare il lavoro che gli è stato chiesto di fare e l’aggettivo che si può dare adesso a Totti è capitano.

SU ZEMAN  "Ci voleva un uomo che accontentasse noi nel desiderio di fare calcio che sia assolutamente propositivo, un calcio che possa dimostrare che si vince anche non in maniera cinica, come purtroppo la storia spesso dimostra. Però noi abbiamo l’intenzione di volerla anche po’ modificare la storia, e lui ci sembrava anche la persona adatta perché ha questo tipo di gioco che a noi ha sempre affascinato e la nostra intenzione è quella di prendere un allenatore perché ci aiuti a vincere non quello che ci aiuti ad accontentare la gente. Ed è per questo che si è vociferato di alcune diverse vedute di opinioni che non ce ne sono perché le opinioni di Zeman sono piuttosto nella stragrande maggioranza de condivisibili".

Zeman è campo, ma anche qualcosa fuori dal campo. Sembra che avesse voglia di togliersi anche qualche sassolino dalle scarpe, si è andato un po’ a cercare i nemici. Vi siete confrontati un po’ su queste sue esternazioni?

Più che andarsi a cercare nemici siete voi che andate a cercare molto più lui dopo che è tornato in serie A, quindi ogni opinioni espressa in termini generali come ha fatto nel caso dell’allenatore squalificato o altre che erano opinioni espresse in termini generali, sono diventate poi particolari e fonte, e voi siete bravissimi tra l’altro, di polemiche inutili. Chiaramente quando abbiamo preso Zeman sapevamo anche prendevamo anche questo tipo di personaggio.

Lo scorso anno  Luis Enrique non ha retto alle pressione di una piazza che tra l’altro non lo ha nemmeno pressato troppo, forse si è ritrovato una cosa più grande di lui…Zeman Regge?

Non è il tipo che non possa reggere, detto questo colgo l’occasione di mandare un saluto a Luis Enrique perché ha insegnato tanto anche in un posto come questo, perché da novellino è riuscito a insegnarci un bel po’ di cose a me in particolare

Nella partita con il Bologna sembrava che tutto andasse bene dopo…cosa c’è dietro quel secondo tempo dietro a  tutte quelle titubanze?

Non sembrava che andasse bene dopo Milano,  sembrava che andasse bene dopo il primo tempo che abbiamo fatto con il Bologna che sinceramente è stato il migliore fino a qui che abbiamo giocato. Di particolare non credo ci sia niente oltre al fatto di cercare di gestire la partita, anche perché nel primo tempo, come intensità, è stato il migliore fino adesso e probabilmente avevano speso tanto e avevano cercato di gestire la partita e forse la gestione della partita non è proprio nelle nostre corde e dobbiamo metterci anche una dose di sfortuna, anche se da un dirigente non si ci aspetta che faccia appello alla fortuna.  Però insomma quei due gol in un minuto e specialmente il terzo un po’ la richiamano la sfortuna.

SUL CALCIOMERCATO: "Credo che quello che possiamo dire alla fine del marcato dove chiaramente si vogliono fare delle cose, altre si possono, altre non si riescono a fare, è che noi eravamo, così come siamo convinti adesso perché una sconfitta soprattutto maturata in questi termini non cambia specialmente nessuna delle nostre certezze, di aver messo a disposizione dell’allenatore un’ottima squadra e di questa certezza ci facciamo forti per il prossimo futuro".

SOCIETA'"Basterebbe parlare della composizione societaria che è per il 60% dei cosidetti americani e del 40% di Unicredit e questo dovrebbe già dirla lunga su quali sono le posizioni in campo. Poi vogliono fare in modo che questa società sia nel tempo più stabile, sostenibile, un business sostenibile non una società dove ogni anno ci sia da buttare dentro 30-40-50 milioni poi l’anno prossimo si vede, ma fare in modo che la società sia sostenibile anche per preparare il terreno a quello che è il fair play finanziario e quest’anno è stato già fatto un buon lavoro da questo punto di vista".

I RAPPORTI "I miei rapporti con Sabatini? Mi sono arrabbiato una volta tantissimo con lui, ed è stato quando ha cercato di fumare mentre stavamo in aereo e veramente non si può. Quella è stata la discussione più feroce che io abbiamo avuto. Poi grazie a Dio ho trovato dei professionisti estremamente competenti, non solo sia lui che Fenucci, ma anche delle persone con le quali è bello confrontarsi perché viviamo le diversità come risorsa, non come un ostacolo. Nelle nostre discussioni il nostro unico scopo è quello di valutare le differenti opinioni e poterne trarre le migliori conclusioni".