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Balbo: “Dzeko poco cattivo? Spalletti doveva dirglielo in privato. Paredes ha tutto nelle sue mani”

L'ex attaccante giallorosso ha parlato del bosniaco: "Ha ottime caratteristiche, la Roma ha bisogno di un centravanti da 20 gol per vincere ma non avere cattiveria è gravissimo"

Redazione

E' senza dubbio il magic momento di Edin Dzeko, che contro l'Inter ha trovato il suo quinto gol in campionato in sette partite. Uno score che alla Roma aspettavano con ansia da un centravanti e il bosniaco potrebbe essere finalmente il giocatore giusto. Per parlare dell'ex City e sui talenti made in Argentina, l'ex attaccante giallorosso Abel Balbo è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport.

"Dzeko è un ottimo attaccante con buone caratteristiche ma non è il centravanti che sceglierei io per la mia squadra. Ora sta facendo bene, speriamo che gli dia fiducia per tirare fuori il suo meglio. La Roma ha bisogno di un attaccante che faccia 20 gol per stare tra le prime.

Spalletti dice che non è cattivo.

Le critiche vanno fatte in separata sede, in privato. Che un centravanti non abbia cattiveria è un fatto gravissimo, altrimenti non riesci a fare gol. Iturbe? Non ha colpi alla Maradona, ma è un buon atleta. Non lo conosco personalmente, magari non si è trovato con l’ambiente. Non è la prima volta che succede che grandi campioni a Roma falliscono, giocare qui non è facile. La maglia della Roma è pesante.

Icardi pronto per la nazionale?

Sì, come qualità è pronto e maturo. E’ giovane, ad ora Higuain è meglio ma farà l’ultimo mondiale e poi basta. Bisogna pensare al futuro. C’è questo dibattito in Argentina, si dice che nel gruppo non sia molto ben visto per via di quella vecchia storia. Si dice che il gruppo non lo accetti.

Su Boye.

Ha un grandissimo potenziale con tantissimi margini di miglioramento. Quest’anno pagherà un po’ perché deve imparare tante cose, tra tattica e fisico. Io non l’ho visto giocare, ma so che sta facendo l’esterno e quello non è il suo ruolo. Ha grande umiltà, gioca per la squadra, ha grande senso di appartenenza al gruppo. In Argentina ce ne sono due molto forti di attaccanti ma non vi posso dare il nome, li sto già portando a una squadra. Io ne sto seguendo 10 in Argentina, ma non guardo Boca e River come fanno tutti, vado in tante altre squadre dove magari ci sono tanti giocatori anche più forti di quelli di Boca e River.

Su Ponce: può tornare utile?

Non lo so, mi hanno parlato bene in Argentina ma non l’ho mai visto. Speriamo che l’esperienza al Granada gli sia utile, anche se io l’avrei mandato a giocare in Italia per imparare meglio certe cose.

Su Paredes.

A me piace, ha grandi qualità e prospettiva. Ora tutto dipende da lui, ha un’opportunità in una grande piazza ambiziosa e dovrà dimostrare di essere all’altezza.