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Bailey scalda i motori: l’arma segreta di Gasp pronta a brillare accanto a Soulé

Redazione
L'argentino predilige andare in mezzo al campo e legare con i compagni, il giamaicano sfrutta la sua velocità e capacità di dribbling per creare superiorità numerica: potrebbero anche giocare insieme

Leon Bailey è pronto a cominciare ufficialmente la sua avventura con la Roma. L'ex Aston Villa, dopo l'infortunio patito lo scorso 20 agosto nel corso del primo allenamento a Trigoria in cui ha rimediato una lesione miotendinea al retto femorale destro, da ieri ha cominciato a lavorare gradualmente con il gruppo. Quasi 60 giorni dopo e 8 partite saltate comprese, dunque, Gasperini è a un passo dal ritrovare uno dei colpi di mercato principali dell'estate giallorossa, che potrebbe dare una scossa all'intero reparto offensivo.

Ecco perché Bailey può essere l'arma in più di Gasperini

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Bailey vorrebbe strappare una convocazione (quantomeno simbolica) già per il big-match di sabato 18 contro l'Inter. Difficile, comunque, che Gasperini decida di farlo esordire già contro i neroazzurri: più probabile vederlo in campo per la prima volta con la maglia giallorossa giovedì 23, quando all'Olimpico arriverà il Viktoria Plzen per la terza giornata della League Phase di Europa League. L'ala giamaicana è un giocatore brevilineo dotato di grande velocità e buona capacità realizzativa. Mancino di piede, si sente a suo agio sia a destra che a sinistra seppur sia costretto ad adattare il suo stile di gioco a seconda della posizione in cui viene schierato: a piede invertito è abile a rientrare verso il centro del campo e andare a calciare direttamente verso la porta cercando il palo lontano, mentre sulla fascia sinistra preferisce trovare il fondo per poi provare a servire i compagni in area. Insomma, Bailey è un giocatore veloce e rapido in grado di saltare l'uomo (uno dei pochi, probabilmente, nell'attuale rosa della Roma) ma è dotato anche di imprevedibilità e capacità realizzativa. In questo modo, dunque, potrebbe andare ad arricchire un reparto offensivo attualmente in riserva: nelle prime otto gare della stagione i giallorossi hanno segnato 9 reti, ma solamente quattro sono arrivate dagli attaccanti (tre di Soulé e una di Dovbyk, mentre Ferguson è ancora a secco).

Il 2023-24 e il confronto con Soulé: possibile coppia da sogno?

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Una delle stagioni migliori di Leon Bailey sotto il profilo realizzativo (e non solo) è stata l'annata 2023-24. Appena 4 partite saltate per infortunio (l'anno scorso né salto 12 tra club e nazionale, per dire), 52 presenze in tutte le competizioni condite da 14 gol e 13 assist. Numeri importanti per un giocatore che in Premier League (35 gettoni, 10 gol e 9 assist) ha giocato molto sulla fascia, accentrandosi per poi provare il tiro ma soprattutto cercando i cross e i passaggi vincenti per far andare a segno i compagni. Interessante il confronto con Soulé, considerando che i due possono ricoprire la stessa zona di campo e che l'argentino è diventato indispensabile per lo scacchiere di Gasperini, sfruttando anche l'assenza di Dybala. Come si evince dall'heat-map e dai dati Sofascore, Bailey nel 2023-24 ha agito prettamente sulla linea del fallo laterale più che in mezzo al campo, qualità invece che il numero 18 sta sfruttando al meglio in questo inizio stagionale. Gasp, lo sappiamo fin dai tempi dell'Atalanta, dà sempre libertà di movimento ai suoi fantasisti, tanto che non si può escludere a priori una coabitazione tra i due sulla linea della trequarti. Un po' come accaduto in Pisa-Roma, quando il subentrante Dybala venne dirottato a sinistra ma fu comunque decisivo per la rete proprio di Soulé. A detta del tecnico piemontese anche Mati dovrà imparare a giocare su entrambe le fasce, e non è detto che ciò non possa accadere sfruttando proprio la duttilità di Bailey. Il giamaicano nell'annata 2023-24 è stato in grado di creare diverse occasioni importanti (in proporzione anche più di Soulé, nonostante l'attuale incisività dell'argentino), dimostrando di saper legare con i compagni nelle zone nevralgiche del rettangolo verde (seppur, dati alla mano, in modo minore rispetto a Soulé: 1.40 a partita contro i 2.00 dell'argentino) e di dribblare anche più del numero 18 giallorosso. Certo, il tutto a condizione che ci siano compagni pronti ad accogliere i suoi palloni e ad assecondare i suoi movimenti: Dovbyk prima dei due rigori sbagliati contro il Lille sembrava aver ritrovato il feeling con il gol, mentre Ferguson deve ancora sbloccarsi ma ha dimostrato di poter fare un gran lavoro anche spalle alla porta. Entrambi i centravanti, comunque, godono di una struttura fisica importante e potrebbero solamente giovare delle occasioni create da Bailey che, come gran parte dei giocatori provenienti dalla Premier, in Serie A potrebbe ritrovare un rendimento eccellente e imporsi in poco tempo.

Nei giorni scorsi a dare conferma del rientro imminente di Bailey ci aveva pensato il padre-agente, che sui social aveva mostrato tutta la sua convinzione anche in merito all'impatto decisivo che il '97 potrà avere sull'ambiente giallorosso: "Presto ci sarà il ritorno di un giocatore che è costantemente alla ricerca dell’eccellenza. Leon tornerà presto in campo a giocare per la Roma e a portare la squadra a raggiungere vette che nessuno avrebbe mai immaginato possibili. Credo in mio figlio e lo conosco bene. State a guardare, preparate i pop corn". Insomma, non ci resta che attendere ancora qualche ora per capire come Gasperini deciderà di impiegarlo e vedere se l'impatto di Bailey a Roma sarà davvero così decisivo come ci si aspetta.

Marcello Spaziani