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Baggio promuove Luis “Mi piacciono i suoi metodi”

(repubblica.it – M.Pinci) – L’ultima volta che si erano trovati faccia a faccia, il volto di Luis Enrique era una maschera di sangue: Usa 94, la gomitata di Tassotti prima, lo show azzurro dopo, firmato da Roberto Baggio.

Redazione

(repubblica.it - M.Pinci) - L'ultima volta che si erano trovati faccia a faccia, il volto di Luis Enrique era una maschera di sangue: Usa 94, la gomitata di Tassotti prima, lo show azzurro dopo, firmato da Roberto Baggio.

Oggi, a Trigoria, il nuovo incontro tra l'ex fuoriclasse italiano e il tecnico spagnolo della Roma. Dove l'ex numero dieci nella nazionale Italiana ha potuto assistere, come corsista del Master Uefa Pro per allenatori di prima categoria, all'allenamento del guru asturiano.

BAGGIO: "LUIS ENRIQUE MI PIACE, HA METODI MOLTO INTERESSANTI" - Un pomeriggio capitolino, spettatore privilegiato di un allenamento alla catalana a Roma. "Luis Enrique mi è piaciuto molto, ho trovato l'allenamento e il suo metodo di lavoro molto interessante", ha raccontato Baggio rientrando in albergo, il Mancini Park Hotel, a due passi dalla Pontina, pochi chilometri da Trigoria. Lì, era invitato ospite del club giallorosso come partecipante al corso Master Uefa Pro per l'abilitazione da allenatore di prima categoria, insieme a colleghi noti come l'ex Palermo Mangia e gli ex giocatori Ze Maria, Filippini, Zauli, Cauet, Giunti, Pecchia, Bertotto, Carbone, Rastelli. Inevitabile però che gli occhi curiosi si concentrassero sull'ex "codino": tre ore complessive nel centro tecnico romanista, per l'attuale presidente del settore tecnico di Coverciano. Con Luis Enrique il saluto prima dell'allenamento, una battuta, qualche sorriso. Non dopo l'allenamento, quando dopo una fugace stretta di mano con il d. g. Baldini, Baggio ha ricevuto da Luis Enrique l'appuntamento per mercoledì, quando la comitiva tecnica tornerà per un'altra giornata di "lezioni" a Trigoria. Avranno tempo quindi, il tecnico romanista e Roby, per evocare i ricordi del mondiale americano, in cui i due si incontrarono in campo nel quarto di finale tra Italia e Spagna: per Roby un gol, per Luis la frattura al naso dopo la gomitata di Tassotti. La Roma ha però messo a disposizione del gruppo di allenatori la sala "Champions", quelle delle conferenze stampa più importanti, per ascoltare il preparatore atletico della Roma, Cabanellas, e il vice di Luis, Roberto Moreno, autore tra l'altro di un manuale sulle tecniche di allenamento, per approfondire le novità a livello di preparazione introdotte dallo staff iberico.

KJAER AI BOX, MA DOMENICA CI SARA' - Nessun contatto, invece, tra Baggio e Francesco Totti. Francesco era in palestra e non ha incrociato l'ex collega a cui lo accomuna il traguardo (abbondantemente) superato dei 200 gol in serie A. Ma nonostante l'assenza dal campo - da solo ha poi svolto una parte di allenamento sul rettangolo di gioco - il numero dieci è perfettamente recuperato per Roma-Novara di domenica all'ora di pranzo. Come lui, anche gli altri giocatori usciti acciaccati dalla trasferta di Milano: Osvaldo ha smaltito il fastidio minimo di ieri, così come Bojan. E anche Kjaer non preoccupa: dopo il compleanno con la fidanzata e gli amici a cui ha brindato ieri "con un bicchiere di buon vino", il danese ha lavorato soltanto in palestra per la botta alla caviglia rimediata sabato sera. Nulla di preoccupante, però: domani "al 99 per cento" tornerà con la squadra, anche perché con l'assenza di Heinze, la squadra ha gli uomini montatissimi (De Rossi giocherà in difesa). "Almeno un difensore lo abbiamo", sorridono a Trigoria. Luis Enrique se lo farà bastare.