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Azzurri senza coppa: Mourinho guida Zaniolo, Pellegrini e Mancini verso il Qatar

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I tre romanisti hanno guardato la casa la festa della Nazionale. L'obiettivo è tornare in fretta in rosa ed essere protagonisti nel Mondiale del prossimo anno

Francesco Balzani

Hanno tifato da casa, hanno gioito e goduto come l’Italia intera quando Donnarumma ha respinto il rigore di Saka. Con un po’ di comprensibile amaro in bocca perché altrimenti non sarebbero esseri umani. Nello storico gruppo azzurro del Mancio, infatti, mancavano tre facce. Quelle di Lorenzo Pellegrini, Nicolò Zaniolo e Gianluca Mancini. Diversi i motivi e le procedure che hanno costretto i tre romanisti a casa sul divano ma che al tempo stesso avranno consegnato una dose doppia di sano veleno sportivo in vista della prossima stagione e del Mondiale in Qatar. Una voglia di riscatto che dovrà essere incanalata da Mourinho in un’annata in cui si aspetta il vero salto di qualità da parte dei tre italiani giallorossi

Pellegrini e Zaniolo, maledetti infortuni: ora ci pensa Mou

Nel caso di Lorenzo Pellegrini l’amarezza è doppia. Il capitano romanista, infatti, ha stracciato il biglietto per gli Europei poche ore prima dell’imbarco virtuale. Nell’ultimo allenamento prima del ritiro, infatti, ha rimediato una lesione tra il primo e il secondo grado al flessore della coscia sinistra. Esito impietoso: un mese di stop e ciao ciao Europei per quello che doveva essere l’erede di Giannini, Totti e De Rossi in azzurro. Conseguenza, forse, del troppo amore di Lorenzo per la Roma visto che ha giocato in alcune situazioni anche non al meglio della forma. Una jattura considerato che sarebbe stato il primo cambio del centrocampo del Mancio. Pellegrini ha tifato da casa, si è sentito in questi giorni con i compagni e non vede l’ora di tornare di Mancini. Nel frattempo è alla corte di Mourinho che potrebbe aiutarlo nel definitivo salto di qualità. Soprattutto da un punto di vista caratteriale. Doveva essere per due volte, invece, l’Europeo di Zaniolo. Nel 2020 (prima dello stop per Covid) aveva rimediato la prima rottura del crociato contro la Juve. Il rinvio della competizione gli aveva fatto tornare il sorriso, cancellato a settembre dal nuovo crack. Stavolta proprio in azzurro. La lunga rincorsa non è bastata. Il futuro è suo, e ci mancherebbe altro. Ma ora serve pedalare per recuperare il terreno perduto non per colpa sua e per guadagnarsi un ruolo da protagonista in Qatar. Quale miglior benzina se non quella dello Special One?

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Mancini: tra rinnovo e voglia di riscatto

Un altro che aveva pregustato l’Europeo è stato Gianluca Mancini, omonimo del Ct che ha deciso di escluderlo all’ultimo istante preferendogli Toloi. Una scelta in parte criticata che non è affatto definitiva. L’annata di Gianluca con la Roma, infatti, non è stata esaltante ma la stima tecnica nei suoi confronti è ancora grande soprattutto in considerazione del fatto che Chiellini corre verso le 38 primavere. Sostituire lo juventino è impresa titanica, ma anche in questo caso la cura Mourinho potrebbe consegnare al Mancio (senior) un’alternativa importante per il Mondiale del prossimo anno. A patto che il mercato non riservi sorprese. Mancini, infatti, è corteggiato in Premier ed è atteso dal rinnovo di contratto con la Roma. Al momento sembra incedibile, ma nulla è da escludere. Un obiettivo, quello del Mondiale, nel mirino pure di Stephan El Shaarawy oltre che dei già Campioni D’Europa Spinazzola e Cristante.