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Avv. Contucci: “La Fidelity card è un piccolo passo avanti. Stiamo lavorando”

L’Avvocato  Lorenzo Contucci, è intervenuto ai microfoni di Radio Power Station, soffermandosi  

Redazione

L'Avvocato  Lorenzo Contucci, è intervenuto ai microfoni di Radio Power Station, soffermandosi  sulla Fidelity Card, sull'"Albo degli striscioni" e sull'iniziativa "trasferte libere":

Ieri è arrivata la notizia che i tifosi doriani, anche non tesserati, potranno seguire liberamente la propria squadra nella trasferta di Parma. E’ un passo avanti verso un ritorno alla normalità?

"Sicuramente è un passo avanti, anche se è triste gioire per una qualcosa che dovrebbe rappresentare la normalità delle cose. Parma e Sampdoria hanno sfruttato il vecchio protocollo, secondo il quale, qualora vi fosse la disponibilità di entrambe le squadre di permettere ai tifosi ospiti anche non tesserati di andare in trasferta, a quest’ultimi sarebbe concesso di seguire la propria squadra fuori casa anche se sprovvisti di Tdt. Diciamo che sfruttando il vecchio protocollo, in via “eccezionale”, è stato aggirato il nuovo, che vieta ai tifosi sprovvisti di Tdt di andare in trasferta”.

La Fidelity Card può essere considerata una vittoria?

“Sicuramente è un piccolo passo avanti, perché mentre la Tdt è stata un’imposizione, la Fidelity Card è stata una nostra conquista’”.

Qualche mese fa ci aveva detto che stavate lavorando affinché il poter andare liberamente in trasferta tornasse ad essere una qualcosa di tutti i giorni e non un evento eccezionale. A che punto state?

“Proprio in questi giorni ho parlato con la Sampdoria, una delle squadre che più è sensibile, assieme alla Roma, alle questioni riguardanti i propri tifosi. E’ necessario che più squadre possibili si coalizzino in questo senso per permettere anche ai tifosi possessori di Fidelity Card di andare in trasferta. E’ difficile, visto anche l’ultimo episodio accaduto ai tifosi di Nocerina e Paganese, ai quali è stato vietato di assistere al derby campano anche se provvisti di Tdt. Ci vuole tempo, ma ci stiamo lavorando”.

Sull’iniziativa “trasferte libere” lanciata dalle curve di Serie A, B e Lega pro?

“E’ un’iniziativa che consiste nell’appendere e fotografare in tutte le città d’Italia striscioni con la scritta ‘trasferte libere’ e pubblicarle in internet. E’ un qualcosa che è nato perché allo stadio, ormai da qualche anno, vige il divieto di esporre striscioni, ed i pochi che ci son odurante le partite non vengono inquadrati dalle tv. Il tutto si rifà un po’ allo slogan «il vero stadio è la tua città».”

L’albo degli striscioni?

“L’albo degli striscioni è un qualcosa che è stato fatto in teoria per facilitare i tifosi e per andargli incontro, ma non penso che faccia piacere a nessun tifoso di curva vedere il proprio striscione sul sito del Viminale. La trovo una cosa ridicola, perché l’Italia è l’unico paese al mondo ad avere la Tessera del Tifoso, un albo degli striscioni e le trasferte vietate”.