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Atalanta, Colantuono: “Mi preoccupa il grande valore della Roma. Appelli? Facciamo il tifo e basta”

Nel corso della trasmissione”Bar Forza Lupi” su CentroSuono Sport , è intervenuto in vista della sfida tra Atalanta e Roma, Stefano Colantuno, allenatore dell’Atalanta, prossima avversaria dei giallorossi.

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Nel corso della trasmissione"Bar Forza Lupi" su CentroSuono Sport , è intervenuto in vista della sfida tra Atalanta e Roma, Stefano Colantuno, allenatore dell'Atalanta, prossima avversaria dei giallorossi. Ecco cosa ha dichiarato nel particolare:

Mister, lei pochi giorni fa ha detto che la Roma a Bergamo troverà un "fortino". Cosa voleva intendere?

"Volevo solo dire che noi il meglio riusciamo a darlo in casa. Non mi riferivo a particolari condizioni ambientali o atteggiamenti in campo".

Le statistiche dicono che da 8 anni si alternano vittorie della Roma e dell'Atalanta...

"Non credo troppo ai numeri. Però, speriamo che sia vero, perché lo scorso anno vinse la Roma: quindi, secondo questa statistica, ora toccherebbe a noi".

La Roma, dopo il record di 10 vittorie consecutive, è incappata in tre pareggi. Cosa teme di più della squadra di Garcia?

"A preoccuparmi è il valore complessivo della squadra, dotata di grande tecnica e ben messa in campo"

Un giocatore della Roma che vorrebbe avere nella sua squadra?

"Ne scelgo due: Totti e De Rossi. Troppo facile? La realtà è che nella Roma ci sono tanti giocatori che mi piacciono. Ad esempio, Pjanic, che lo scorso anno fece una grande partita contro di noi".

In conferenza stampa

«Stendardo non ci sarà, Lucchini sì. Scaloni forse». Stefano Colantuono sfoglia la margherita per decidere la formazione anti Roma. Le assenze sono tante e pesanti (fuori causa anche Bellini, Yepes e Raimondi), l'allenatore bergamasco sceglierà solo all'ultimo momento chi mandare in campo e quale sistema di gioco utilizzare. «Non ho ancora deciso, ma arretrerò in difesa Cazzola o Migliaccio - anticipa Colantuono -. Settimana scorsa Riccardo s'è disimpegnato bene, Giulio è più adatto in caso di reparto a tre. Hanno il cinquanta per cento ciascuno di possibilità di giocare».

L'assenza di un esterno destro di ruolo a centrocampo potrebbe convincere il tecnico a scegliere la difesa a quattro, anche per contrastare meglio il tridente giallorosso. Ma il rebus sarà sciolto solo domani mattina.

Dubbi anche in attacco: Bonaventura dovrebbe partire dalla panchina, Moralez dovrebbe schierarsi dietro Denis e Livaja. «Davvero non so chi ci sarà - dice Colantuono - non posso mettermi a fare il totoformazione...». Ma l'allenatore non cerca alibi: «Bisognerà saperli aggredire senza concedere campo. Occorre difendere ma anche riproporsi, una partita d'attesa è impensabile. Al di là delle assenze, di cui non voglio sentir parlare, siamo in casa e ce la giochiamo. Siamo abituati a situazioni limite come questa e altre volte abbiamo fatto bene».

Colantuono dice di temere su tutti Gervinho perchè «è un giocatore micidiale in profondità», ma l'ivoriano non è certamente l'unico da tener d'occhio: «A differenza dell'anno scorso sanno giocare anche bassi e in ripartenza - sottolinea l'allenatore nerazzurro - Sul mercato, tra Gervinho, Strootman, Benatia e Ljajic, la Roma ha preso il meglio che c'era. È un gruppo di top player. Vincere dieci partite di fila non è facile, aver ritrovato De Rossi poi è determinante. E non parliamo di flessione per gli ultimi tre pareggi, è mancata anche un pò di fortuna». Quella che lui, sotto sotto, spera di avere dalla sua parte domani. (ANSA).