Diego Perotti, insieme a Federico Fazio, fa parte ancora una volta dei calciatori convocati dal ct dell'Argentina Jorge Sampaoli per i prossimi impegni dell'Albiceleste. Un orgoglio immenso per il numero 8 giallorosso, che ha rilasciato un'intervista alla radio Argentina AM1240 nella trasmissione 'Gol De Vestuario' parlando soprattutto di nazionale: "Questa convocazione arriva in un buon momento peresonale, sto avendo continuità da titolare. Spero di avere l'opportunità di scendere in campo nelle amichevoli (contro Italia e Spagna, ndr). Per giocatori come me che non hanno il posto assicurato, conta anche quello che diamo in allenamento e nei nostri club. Ruolo? Giocherò dovunque vorrà Sampaoli e darò il massimo. La mia posizione è sempre stata sulla fascia sinistra, ma quando sono arrivato a Roma ho giocato anche da 'falso nueve' e poi anche a destra o sulla trequarti".
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Perotti: “Il gol di Dybala può aver influito sul match di Napoli. Voglio i quarti di Champions”
Il numero 8 della Roma sulla convocazione dell'Argentina: "Giocherò ovunque vorrà Sampaoli. Spero di giocare nelle prossime amichevoli"
Il numero 8 della Roma continua: "Come posso aiutare Messi? E' un giocatore che non ha bisogno di essere aiutato, gli devi solo dare il pallone. Se Leo è in giornata hai già vinto l'80% della partita, è il migliore al mondo. L'Argentina ha anche altri giocatori per lottare per il Mondiale insieme alle altre favorite come Germania e Spagna. Voglio dare il massimo e conquistare un posto per il Mondiale. Per un allenatore non deve essere facile lasciare fuori giocatori come Icardi e Dybala, ma purtroppo i posti sono limitati”.Poi sulla tragedia Astori: "Non ho avuto la possibilità di giocarci insieme, ma l’ho affrontato. Quello che è successo ha sconvolto tutti, è stato un giorno molto triste.I ragazzi che l’hanno conosciuto quando ha giocato qui a Roma me ne hanno parlato molto bene".
Sul futuro prossimo con la Roma: "La continuità è importante e spero di poter continuare anche in Champions, perché ai quarti ci sono squadre importanti e non li ho mai giocati”. L'Italia non giocherà invece i Mondiali: “È stato un duro colpo per l’Italia rimanere fuori dal Mondiale, con i giocatori e col blasone che ha. All’inizio non ci potevo credere. Adesso credo che ci saranno degli innesti di giovani da unire ai giocatori di esperienza che daranno il massimo e per noi non sarà una partita facile”.
L'argentino prosegue: "Se ho le caratteristiche difensive giuste per il gioco di Sampaoli? Sì, perché è un tipo di atteggiamento tattico che ho avuto in tutta la mia carriera, soprattutto a Siviglia quando giocavo esterno di sinistra nel 4-4-2. Il fisico mi aiuta e posso farlo, anche qui a Roma, proprio contro il Napoli l’ho fatto per tutta la partita". Sulla convocazione del ct albiceleste: "Ovviamente non me ne dimentico mai, leggo su internet le notizie sulle convocazioni. Sapevo di avere delle possibilità di non esserci, non sapevo quanto fossero concrete, ma sapevo che il mio nome era chiacchierato. Mi è già successo che dessero per certa la convocazione per poi non ritrovarmi in lista, quindi finché non leggo il mio nome non do nulla per scontato, ma sapevo di avere delle possibilità di essere convocato".
Sulla partita col Napoli e il resto della stagione: "Venivamo da due sconfitte con Shakhtar e Milan e dovevamo giocare contro il Napoli, che è la squadra col miglior gioco in Italia. Potrei sbagliarmi, ma il gol segnato da Dybala all’ultimo minuto contro la Lazio potrebbe averli condizionati, mentre a noi ci ha galvanizzati, perché la Lazio è una rivale diretta per la Champions. Loro hanno segnato subito, ma siamo riusciti a rimanere in partita e infine a vincerla segnando 4 gol. Nessuno se lo aspettava, dato il nostro momento, ma abbiamo dato un segnale forte alle altre: vogliamo qualificarci per la Champions e passare il turno con lo Shakhtar.
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