(di Daniele Scasseddu) – La sconfitta di Catania ha coinciso con la parola fine alla stagione della Roma; una stagione partita male e finita peggio, una stagione a dir poco fallimentare.
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Archiviata una stagione fallimentare è giunto il momento di pensare al futuro
(di Daniele Scasseddu) – La sconfitta di Catania ha coinciso con la parola fine alla stagione della Roma; una stagione partita male e finita peggio, una stagione a dir poco fallimentare.
Ai nastri di partenza, la squadra giallorossa si presentava come prima antagonista dell’Inter per la vittoria tricolore, invece ora si trova ai margini dell’Europa, la quale non è ancora matematica, in quanto è necessario ottenere un punticino contro la retrocessa Sampdoria per assicurarsi un posto nella competizione europea di minor spessore. Proprio per questo è necessario voltare immediatamente pagina, accelerare i tempi circa la definizione del nuovo organigramma societario e definire una volta per tutte la questione allenatore.
QUESTIONE ALLENATORE – Dopo l’ultima amarezza rimediata a Catania, Gian Paolo Montali ha riunito dirigenti, giocatori e staff tecnico per esprimere questi concetti: “Non ci sono alibi. Questa squadra era stata costruita per il titolo, abbiamo fallito. Guardatevi allo specchio e fatevi un esame di coscienza, chiedetevi se avete fatto tutto quello che era nelle vostre possibilità”. A questo punto Montella, l’unico che abbia preso la parola dopo l’intervento di Montali, ha annunciato: «Se saremo costretti a iniziare la stagione il 28 luglio, il ritiro comincerà il prima possibile, a fine giugno. Sempre che sia io l’allenatore della Roma...», eventualità però decaduta. Nonostante non abbia ancora ricevuto comunicazioni ufficiali, Montella ha perso la sua partita. Gli ultimi risultati e la sponsorizzazione della sua candidatura da parte di alcuni giocatori non gli hanno giovato. E se l’Aeroplanino potrebbe planare su Genova sponda Sampdoria, la nuova proprietà intende tagliare totalmente i ponti col passato. Il candidato ideale resta Vilas Boas, con cui Franco Baldini parlerà dopo la finale di Europa League. Per strappare Villas Boas al Porto c’è bisogno di soldi che potrebbe esser superata con l’acquisto a certe cifre di un calciatore del club portoghese, ma soprattutto va convinto Villas Boas stesso della bontà del progetto.
Oltre al tecnico portoghese Sabatini e Baldini si guardano intorno: si stanno studiando Rudi Garcia, francese, classe 1964, allenatore del Lille, e Juan Carlos Garrido, classe 1969, spagnolo, allenatore del Villarreal. Nella lista degli osservati speciali del tandem Baldini-Sabatini c’è anche Delio Rossi:non fosse stato l’allenatore della Lazio, oggi come oggi Delio Rossi sarebbe il candidato più forte per la panchina romanista. Perché ha il gradimento della nuova dirigenza, ma soprattutto perché è un ottimo tecnico, i risultati parlano per lui, ultimo successo la conquista della finale di coppa Italia con il Palermo. E’ un’opzione complessa, ma che non deve essere esclusa al cento per cento. Altre soluzioni italiane al momento sono escluse in maniera categorica, a cominciare da quella di Mazzarri. Il vero outsider potrebbe invece essere Didier Deschamps, attuale tecnico dell'Olympique Marsiglia: il profilo del francese, ex Juventus, coincide infatti con quello tracciato da Baldini, ovvero un tecnico giovane, capace di lavorare su un progetto di 2-3 anni, di campo e dall'ingaggio contenutoC'è da fare un attento lavoro di analisi per salvare quanto di buono c'è all'interno delle mura di Trigoria e tagliare senza pietà tutto il resto: e questo vale a tutti i livelli, dal primo dei dirigenti all'ultimo degli inservienti. Ma è un lavoro che va fatto alla luce del sole, uscendo allo scoperto come questo club non fa ormai da anni, perché alla gente mai come in questo momento bisogna dare chiarezza. Non tanto certezze, perché quelle arriveranno con il tempo se il lavoro e le scelte fatte premieranno i nuovi proprietari, ma la chiarezza è un obbligo morale che va affrontato.
SVILUPPI SOCIETARI –Domani scade il termine ultimo entro il quale l’antitrust potrebbe sollevare obiezioni sulla vicenda Roma, poi sarà la volta, entro la prima decade di giugno, delle firme definitive su tutti i contratti legati all’acquisto della Roma. Per il lancio dell’ Opa, invece occorrerà attendere qualche altro mese, ma c’è da scommetterci che pochi saranno gli investitori che aderiranno a tali operazione. Il fronte americano, che mai si è fermato, lancia lo sprint finale: siamo ormai arrivati alla fase dello sbarco nella capitale. L’addio anche solo a un’ipotesi di Champions League, pare proprio che abbia convinto tutti ad anticipare i tempi, almeno quelli pratici ,per cominciare un’obbligatoria rifondazione romanista. Ecco che a Roma è in arrivo James Pallotta. Lo sbarco nella capitale di uno dei quattro soci americani, quello che più degli altri ci ha messo la faccia insieme ovviamente a mister Tom DiBenedetto, è previsto nei prossimi giorni. Una data precisa per ora non c’è, ma di sicuro sarà nel corso di questa settimana. Del resto era stato lo stesso Pallotta, nei giorni in cui a Boston si firmarono i contratti d’acquisto della società giallorossa, che aveva anticipato la sua intenzione di presentarsi a Roma il prima possibile. Lo sbarco di Pallotta precederà di una settimana quello del futuro presidente giallorosso. Thomas DiBenedetto ha dato l’input di accelerare i tempi. Sarà a Roma praticamente nei giorni in cui sarà ufficializzata la risposta dell’Antitrust, penultima tappa prima della sua elezione a presidente. Una nomina che sarà ufficializzata dall’Assemblea dei soci che sarà convocata subito dopo la sentenza dell’Antitrust. Oltre all’elezione del presidente, l’assemblea farà decadere l’attuale Consiglio d’amministrazione e ne nominerà uno nuovo (otto membri per gli americani, cinque per Unicredit).
All’inizio di giugno è prevista una conferenza stampa in cui il nuovo presidente vorrà annunciare l’allenatore, due acquisti e l’organigramma. Circa la definizione dell’organigramma i nomi sono ormai noti a tutti: Baldini, Sabatini , Sensibile. Entro ottobre Baldini sarà di nuovo a Trigoria, ma proverà ad anticipare i tempi tornando alla carica con Fabio Capello che fino a questo momento non si è mostrato per nulla soddisfatto della decisione del suo dirigente di fiducia di tornare a Roma. In ogni caso, dopo l’impegno per le qualificazioni europee dell’Inghilterra Baldini si incontrerà con i vertici della federazione inglese per chiedere di essere liberato perché almeno DiBenedetto possa comunque annunciarlo come direttore generale della Roma nel corso della conferenza stampa di presentazione. Più breve il tempo per l’arrivo del direttore sportivo Walter Sabatini. In questa settimana è prevista la firma sul contratto, la prossima il suo arrivo a Trigoria. Da definire, infine, quello di Pasquale Sensibile come primo collaboratore di Sabatini. A rafforzare ancora di più l’idea di una prossima Roma forte e competitiva ci ha pensato lo stesso Fiorentino, chief operating di Unicredit: "L'idea è di fare una squadra competitiva.L'As Roma viene fuori da un anno sfortunato nel quale sicuramente il caos economico intorno alla società, non ha giovato, e quindi direi che guardiamo con ottimismo al futuro".
"La cordata DiBenedetto è una cordata molto qualificata per due motivi fondamentali, innanzi tutto perchè nell'insieme la cordata ha molti soldi e capacità di investimento e poi perchè non è una cordata di persone che è abituata a fare altro e che si sono riciclate nello sport": con queste parole il sindaco di Roma Gianni Alemanno si è espresso nella giornata odierna sulla nuova proprietà giallorossa
SVILUPPI DI MERCATO – La rifondazione romanista prescinde addirittura dal nome del prossimo tecnico e sarà gestita da Franco Baldini e Walter Sabatini che avranno a disposizione una quarantina di milioni di euro da investire sul mercato ai quali vanno aggiunti i soldi ricavati dalle cessioni. Le più probabili sono quelle di Ménez, Vucinic, Doni, Julio Sergio e Cicinho, ma in realtà a parte Totti non c’è nessuno considerato incedibile. Proprio il centrocampista offensivo transalpino rompe il silenzio parlando della sua situazione giallorossa, sottolineando come l'avvicendamento tra Ranieri e Montella abbia inciso sulle sue prestazioni e rimanda ogni discorso sul futuro al termine della stagione. “Fino a marzo, è andata davvero bene. Dopo... Sono una persona che ha bisogno di sentire la fiducia del tecnico per sentirsi al meglio ed esprimersi al massimo. Ecco perché il risultato è quello che conosciamo". Bisogna poi chiarire la situazione di De Rossi. Il suo rinnovo è una priorità, ma se non dovesse esserci accordo per il prolungamento anche lui, che ha il contratto in scadenza nel 2012, finirebbe sul mercato. Sul fronte acquisti si parla anche di Sandro e Lennon del Tottenham . Il primo è un giocatore indicato direttamente da Franco Baldini che lo considera già un ottimo centrocampista, convinto che possa diventare un assoluto protagonista. Ma nel Tottenham, c’è un altro giocatore che potrebbe interessare la nuova Roma. E’ l’inglese Aaron Lennon, classe 1987, nazionale di Capello, esterno alto destro, buona tecnica e velocità da centista. Gioca in un ruolo in cui la Roma ha bisogno assoluto di novità. Nella casella dei giovani che potrebbero interessare alla Roma, c’è da registrare l’ingresso di Ivan Tomacek, classe 1989, centrocampista esterno di grandi prospettive, nazionale, in Croazia considerato un giocatore destinato a una grande carriera. Il costo del cartellino non costituirebbe un problema, è un nome da seguire con grande attenzione e Walter Sabatini ha già messo gli occhi su questo giovane talento. Intorno alla Roma, rimbalzano poi notizie in relazione a nomi già in passato accostati: la stagione disgraziata di Julio Sergio e Doni ha evidenziato come quella del portiere sia una necessità. Il nome di Buffon, nonostante le smentite di rito, è quello più caldo: il portiere della Nazionale vuole andare via da Torino e piace a DiBenedetto e Baldini, che vogliono presentarsi con un campione in grado di accendere la piazza. Appena i tempi saranno maturi, ci sarà un’accelerata nella trattativa con la Juventus, che non ha una gran voglia di trattenerlo.
Un altro obiettivo è Pastore, ma bisognerà convincere Zamparini, che pure è più possibilista rispetto a qualche tempo fa. Difficile che arrivi insieme ad Abel Hernandez, altro pallino di Sabatini. "In questo momento Federico è sotto contratto con il Palermo e la società rosanero sta incontrando giocatori da un po' di tempo per capire le loro intenzioni in vista della prossima stagione. Per quanto riguarda il Milan, una delle società a lui interessate, dopo l'acquisto di Taiwo a questo punto non so cosa succederà, Federico però è molto legato al Palermo, questo è l'importante". Queste le parole di Claudio Sclosa, agente di Balzaretti, che sembrano quindi allontanare il calciatore dalla Roma. Per il reparto arretrato sempre più insistenti anche le voci su Galeano. Il difensore centrale dell'Independiente di Avellaneda, vent’anni, è sempre più vicino alla Roma. Il giocatore, ha fornito prestazioni di alto livello nel recente torneo Conmebol-Sudamericano per under20, convincendo il prossimo ds giallorosso Walter Sabatini, a giocare d'anticipo sulle altre società italiane interessate all'argentino. Il dirigente aveva cercato di prenderlo ai tempi di Palermo, adesso, appena sarà operativo, cercherà di portarlo nella capitale per rimpiazzare Méxes, che andrà al Milan, e formare un coppia di centrali che coniughi esperienza e freschezza con il brasiliano Juan. Dall’Inghilterra rimbalza un’altra voce di mercato: Niko Kranjcar, trequartista del Tottenham, giocherà dalla prossima stagione con ogni probabilità nella Roma. La svolta nella trattativa ci sarebbe stata dopo l'incontro tra il direttore tecnico Walter Sabatini e il padre e agente di Kranjcar, Zlatko. “Marco per la Roma ha sempre dichiarato amore e lo conferma. Non giocare la Champions per lui non sarebbe assolutamente un problema, lui alla Roma non chiederebbe nemmeno garanzie tecniche e sarebbe pronto a giocarsi il posto da titolare impegnandosi in ogni allenamento“ ha detto Carlo Pallavicino agente di Amelia
“Se andrà via dall’Udinese, ovvero da una squadra arrivata quarta in Italia, sarà solo per un top team. La Roma da questo punto, pur avendo fallito la qualificazione alla Champions, potrebbe rappresentare per Zapata lo step definitivo nel gotha del calcio mondiale”queste le sue dichiarazioni a ForzaRoma.info di Massimo Taliani agente del calciatore. Peppino Tirri,agente di Rolando intervendo in un’emittente radiofonica ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Rolando è concentrato sulla finale di Europa League di domani. Subito dopo si capirà se esiste la possibilità di lasciare il Porto. Sicuramente lui sarebbe lieto di andare alla Roma se ci fosse la possibilità. Costa 15 milioni. Villas Boas, invece, difficilmente andrà via dal Porto. Non riesco a vedere per la prossima stagione il tecnico lontano dall'attuale panchina. Ma di sicuro il Porto ha congelato qualsiasi operazione fino al termine della finale contro il Braga. Dopo si potrà affrontare qualsiasi discorso. Più su Rolando che su Villas Boas. Rolando è più uno stopper che un regista di reparto, si integrerebbe bene con Burdisso". I nomi sono davvero tanti e c’è da scommettere che da qui all’inizio del mercato tanti altri ne saranno accostati alla Roma; i tifosi però posso dormire sonni tranquilli in quanto hanno dalla loro parte due professionisti e grandi conoscitori di calcio come Baldini e Sabatini.
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