news as roma

‘Un anno di Roma’ (3): si riparte per il tricolore, a Manchester Totti è leggenda, poi Rocchi rovina tutto

Capitolo III: si ricomincia, con più forza e consapevole. La Roma vince le prime cinque, ben figura in Europa nonostante una pioggia di infortuni, ma allo Juventus Stadium Rocchi combina la frittata ed è la solita vecchia storia al veleno.

Bruno Di Benedetto

Per chi va a scuola e per chi gioca a calcio, l'anno nuovo inizia due volte: l'1 gennaio e i primi di settembre. Così, tra la fine del mercato e l'inizio del campionato ha avuto inizio la nuova avventura de “la Roma di Rudi Garcia 2”. Squadra in buona parte riconfermata, orfana di Benatia ma piena di speranze nel nuovo centrale Manolas. Dietro molta grecità; oltre a Manolas e Torosidis va aggiunto Holebas/Cholevas, uomo misterioso provvisto di una pluralità di nomi e nazionalità. A centrocampo dentro Keita, per “sostituire” Taddei, e in attacco il pezzo pregiato del mercato Iturbe. L'obiettivo è uno: "Tricolore". Eravamo arrivati qui.

SI RICOMINCIA - Il 30 agosto, allo stadio Olimpico, la Roma inaugura un calendario che si prospetta insidioso fin dal principio: Fiorentina alla prima. I viola vengono comunque superati con merito per 2 a 0. Nainggolan apre deponendo la prima pietra di un inizio stagione stratosferico, e Gervinho chiude in ripartenza, a ribadire, a chi fosse ancora incerto, che la grande squadra della stagione prima è rimasta tale e tale rimarrà.  Segue una vittoria sofferta contro l'Empoli, dopodiché è finalmente tempo di sentire le note più amate del calcio europeo; Roma-CSKA vale il ritorno in Champions League. “In Europa torna fiero il colore dell'impero”, è lo striscione con cui Sud saluta questo atteso rientro nella massima competizione continentale.

I COLORI DELL'IMPERO - Facciamo un passo indietro di qualche settimana. Montecarlo, 28 agosto. Al sorteggio il caso non ha pietà della Roma, che dalla quarta fascia pesca Bayern Monaco, Manchester City e appunto CSKA Mosca. Daremo fastidio a tutti, è il messaggio: negli anni bisognerà migliorare il ranking, ma nell'immediato è importante fare bella figura. Comunque in casa contro i Russi si parte decisamente con il piede giusto: esordio da incorniciare, 5 a 1 senza storia, partita chiusa in 30 minuti. Segna pure Iturbe, con una delle azioni roboanti per le quali è stato acquistato. Segna ma è costretto a uscire poco dopo: per lui problema muscolare alla coscia.

Il tempo passa e strappa le pagine del calendario: il Cagliari di Zeman viene annichilito (Florenzi corre in tribuna ad esultare con la nonna) nel primo quarto d'ora, il Parma, insidioso al Tardini tanto quanto l'anno prima, è superato in extremis grazie a una punizione perfetta di Pjanic. Poi il Verona all'Olimpico prova la via delle barricate, ma la Roma le sfonda con il duo della camera 18: Florenzi da fuori con la solita innata capacità coordinazione, Mattia Destro con un incredibile tiro da centrocampo. Poi è di nuovo Champions League. Si vola a Manchester questa volta.

OLTRE LA PESTILENZA SI VA NELLA LEGGENDA - All'aeroporto al di là della Manica arrivano in pochi e male armati; dall'inizio della nuova stagione Roma è infatti falcidiata da una sorta di pestilenza. Da Agosto al 21 Ottobre, problemi di vario tipo, per lo più muscolari, costringono a fermarsi, nell'ordine, Borriello, Castan, Astori, Iturbe, De Rossi, Uçan e Maicon (senza contare Strootman e Balzaretti, out da tempo). Qualcuno prova a puntare il dito contro i preparatori, ma sembra più probabile si tratti di semplice sfortuna.

Lo sparuto esercito di Garcia si presenta all'Etihad accusando una certa stanchezza, eppure nella seconda notte d'Europa la Roma esprime un gioco a tratti esaltante. Sotto dopo pochi secondi su calcio di rigore, si scuote e manda a segno Totti per il gol del pari. Il Capitano, autore di un autorevole inizio di stagione, spallonetta Joe Hart e diventa il più anziano marcatore della storia della Champions League. A Roma si fatica a contenere l'euforia.

CAMPIONATO AVVELENATO - La partita successiva si disputa il 5 Ottobre: è tempo di Juve-Roma. Alla sesta di campionato le due squadre si incontrano a punteggio pieno e la tensione è alta soprattutto per Rudi Garcia, che deve mostrare di saper vincere lo scontro diretto. La squadra non lo deluderà. Soffre l'iniziativa della Juventus nei primi minuti, dopodiché i bianconeri si vedono fischiare un rigore a loro favore, per presunto fallo di mano di Maicon. Il replay mostrerà poi che, oltre ad essere discutibile la fallosità del contatto, il braccio del Brasiliano si trovava fuori area. Tevez trasforma: 1 a 0. La squadra di Garcia però non ha intenzione di replicare una brutta figura allo Stadium e reagisce con forza; passano pochi minuti e Totti è trattenuto in area da Lichsteiner. Calcio di rigore e rete del pari: il capitano esulta rabbiosamente. Non è finita, perché i giallorossi prendono il sopravvento e sfruttando la rapidità delle due frecce Gervinho e Iturbe si portano addirittura in vantaggio. Altra rete dell'Argentino di ritorno dopo l'infortunio. A primo tempo abbondantemente scaduto, infine, Pjanic atterra Pogba al limite e Rocchi indica il dischetto per la terza volta. Ancora Tevez per il pari. Finirà 3 a 2 per i padroni di casa, decisiva una gran botta da fuori di Bonucci nel finale, uno dei due match più importanti del campionato. Non è tuttavia un grande spettacolo, perché l'arbitro Rocchi non solo prende decisioni sbagliate negli episodi cruciali, ma si lascia completamente sfuggire di mano la partita. Il risultato è l'inizio di un campionato avvelenato.