Tempo di Roma-Inter, di grandi incroci e tanti doppi ex storici. Da Burdisso ad Adriano, Nainggolan, Dacourt e non solo. Ai microfoni dei canali ufficiali del club giallorosso ha parlato Marco Andreolli:
news as roma
Andreolli: “La Roma sa far male a tutti. Giocare all’Olimpico un sogno”
Nel 2007 arrivi a Roma, poi alcune vicissitudini e un brutto infortunio alla schiena. Sei tornato poi dopo Vicenza e Sassuolo, qual è il tuo ricordo della tua esperienza in giallorosso? "Il primo ricordo è l'arrivo a Trigoria, in una società importantissima come quella giallorossa. Ricordo che sono entrato in un gruppo in quel momento di grandissimi giocatori, vero che arrivavo dall'Inter però ero ancora un giocatore giovane alle prime esperienze. È stato importante aver avuto l'opportunità di entrare in uno spogliatoio così importante con un tecnico altrettanto bravo come Luciano Spalletti. Ricordo quel primo impatto, poi il primo periodo è stato condizionato da quell'infortunio e poi purtroppo tutta la mia carriera è stata condizionata da qualche infortunio di troppo. Bisogna convivere anche con questo, poi quando sono tornato nel 2009 ero già più maturo e l'ultimo anno lo ricordo in particolar modo perché abbiamo vissuto tante e tante emozioni. È stato un anno particolare e per me un'esperienza che mi ha dato tanto sotto tutti i punti di vista, mi ha fatto crescere molto".
Ti sblocco un ricordo, era un ottobre del 2009. "Sì lo ricordo bene, Fulham-Roma in Europa League. Un gol in extremis negli ultimi secondi, è stato un bel gol e una bella emozione con una corsa sotto il settore ospiti. Era uno di quegli stadi inglesi di una volta con gli spogliatoi in legno, per cui è stata un'esultanza all'inglese giusta per quello che era stato il gol del pareggio nel finale e l'ambiente in quel momento".
La prima in casa da titolare è stata la vittoria col Napoli nel 2009, qual è l'effetto di giocare all'Olimpico davanti la Sud? "Sicuramente è uno stadio che quando è pieno ti da tante emozioni e tanto calore e adrenalina. È uno di quegli stadi dove tutti sognano di giocare quando iniziano a prendere a calci il pallone con il sogno di riuscire un domani a diventare un calciatore professionista".
Eri considerato un predestinato e nella carriera hai comunque vinto tanti trofei. Ti aspettavi però qualcosa di più? Hai qualche rammarico? "Sono sempre stato uno esigente nei miei confronti, se faccio una cosa cerco sempre di farla con il massimo impegno e professionalità, cercando di dare sempre il massimo. Non ho un rammarico particolare, penso di aver sempre dato tutto e lavorato al massimo per quello che potevo fare in quel momento, poi purtroppo non sempre le cose nel calcio e nella vita vanno come pensavamo potessero andare. Forse ho avuto qualche infortunio di troppo, i trofei li ho vinti come l'Europa League col Siviglia ma è un successo che non ho vissuto appieno, ho vissuto quella finale in stampelle per la rottura del tendine d'Achille. Poi però bisogna sempre guardare il bicchiere mezzo pieno, anche se sono molto esigente guardo indietro le maglie che ho indossato e l'opportunità che ho avuto di far parte di spogliatoi e gruppi con giocatori e uomini veri. È un orgoglio enorme se penso da dove sono partito, sono soddisfatto per quello che sono riuscito a dare".
Ultima battuta su Roma-Inter. I giallorossi ci arrivano in un momento particolare, i nerazzurri sembrano un pochino distratti. Come inquadri la partita? "È sempre stata difficile per entrambe, per l'Inter è sempre stata una partita delicata. Gli scontri tra queste due squadre sono sempre state belle partite, ne ricordo tante con tanti gol e grandi emozioni. Speriamo di assistere a una bella partita, divertente e che ci possa essere spettacolo per le qualità in campo delle due squadre. L'Inter in questo momento sta avendo dei piccoli momenti di difficoltà come ce li stanno avendo tutti, per adesso è un campionato molto equilibrato, pensare che l'Inter non potesse trovare difficoltà era impensabile. Quando inizia una stagione si riparte da zero, sarà un'annata particolare per tutte le squadre impegnate nelle coppe europee, i nuovi format tolgono tante energie. Dal post Covid i giocatori impegnati in nazionale e nelle coppe europee fanno fatica a staccare da una stagione all'altra, è un continuo lavorare sulla fatica e continuare a gestire tanti impegni sarà complicato per tutti. È una stagione particolare e difficile per tutti".
Chi toglieresti alla Roma? "Non so, perché i giallorossi hanno diversi giocatori di qualità e giovani interessanti. Anche l'anno scorso l'Inter nel primo tempo contro la Roma ha fatto fatica, quando i giallorossi riescono a giocare un calcio di qualità e a mettere in mostra i propri giocatori è una squadra che sa far male a tutti. Sono diversi i giocatori che hanno le qualità per mettere in difficoltà chiunque".
© RIPRODUZIONE RISERVATA