(Ansa)- ''Il campionato della Roma non e' finito, abbiamo ancora obiettivi vivi, sia di classifica sia con la semifinale di Coppa Italia contro l'Inter''. Alla vigilia della trasferta di Torino, AurelioAndreazzoli prova a spronare squadra e ambiente dopo il deludente pari nel derby che non ha contributo ad avvicinare la Roma all'Europa.
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Andreazzoli si sfoga: “Il ritiro ? per motivi logistici, qui c’? sempre polemica”
(Ansa) – ”Il campionato della Roma non e’ finito, abbiamo ancora obiettivi vivi, sia di classifica sia con la semifinale di Coppa Italia contro l’Inter”.
Il tecnico giallorosso ha confessato di comprendere ''il malumore della piazza, capisco che le aspettative erano di altro tipo, ma io sono qui per aiutare la squadra, non per fare carriera, e mi infastidisce tutto quello che puo' disturbare il gruppo''. Il riferimento e' alle continue voci di mercato, ma anche alle polemiche sui motivi che hanno spinto la societa' a varare il ritiro a Novarello. ''Ma e' possibile che le trattative si facciano sui giornali? Come lavorereste voi se ogni giorno vi dicessero che sono pronti a darvi un calcio nel sedere, a buttarvi fuori, perche' prendono un altro che e' piu' simpatico o piu' bravo? - lo sfogo di Andreazzoli - Se ascolti queste cose non lavori piu' sereno''.
La Roma intanto resta al nord dopo la gara col Torino per preparare la sfida con l'Inter che vale la finale di Coppa Italia. ''Abbiamo deciso di rendere il piu' semplice possibile la logistica di una trasferta cosi' ravvicinata - dice - Sappiamo di essere in un momento molto importante della stagione, e quindi cerchiamo di fare tutto il possibile per renderlo piu' efficace. Un errore essere troppo attenti? Non c'e' misura qui, e' tutto esaltato, esagerato...''. ''Quando sono arrivato speravo cessasse questa voglia di fare polemica in continuazione. Chi vuol bene alla Roma? Trovatemene almeno uno, perche' qui si vuole solo disturbare'' l'accusa di Andreazzoli ai media, colpevoli secondo il tecnico di aver ingigantito anche il battibecco dei giorni scorsi tra Burdisso e Osvaldo. ''Quello che viene riportato all'esterno esce sempre in maniera difforme rispetto alla realta', ma non vengo a raccontarvi che dentro lo spogliatoio non succede mai niente. Sono affari nostri''.
Quanto a Osvaldo: ''Deluso? No, sono dispiaciuto. Lui e' un grande e il risultato sportivo deve essere da grande. Il ruolo di un attaccante pero' e' particolare, quando non trova la via del gol fa sempre un po' di fatica a trovare e mantenere l'equilibrio giusto''. Di certo, la Roma arriva alla gara col Torino con in testa quella successiva contro l'Inter. ''Ma non posso togliere la partita coi granata, e' da giocare. Anche l'Inter, credo, vorrebbe tre o quattro puliti prima di arrivare alla semifinale, ma questo non e' possibile - ricorda Andreazzoli - In una settimana avremo tre partite e quindi dovremo valutare bene tutto''. Ovvero gestire al meglio risorse fisiche, tattiche e nervose. ''Il Torino e' la squadra con l'identita' piu' precisa e definita di tutto il campionato e speriamo di riuscire a limitare quelle che sono le loro peculiarita''', sempre pero' con un occhio di riguardo alla sfida di San Siro.
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